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Secondo alcuni testimoni la ragazza stava discutendo con il killer, che all'improvviso l'avrebbe colpita alla gola. La vittima, Sara Campanella, frequentava la facoltà di Tecniche di laboratorio biomedico
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A Messina, una tirocinante universitaria di 22 anni è morta dopo esser stata accoltellata in viale Gazzi, di fronte all'ingresso dello stadio "Celeste". Sara Campanella, di Palermo, è stata colpita con una coltellata al collo da un uomo che è poi fuggito. La giovane, che frequentava il terzo anno della facoltà di Tecniche di laboratorio biomedico, è stata trasferita al Policlinico in gravi condizioni ma a nulla sono valsi i tentativi dei medici di salvarle la vita. La coltellata le ha reciso la giugulare. È caccia all'uomo.
La donna è stata probabilmente da un coetaneo con cui aveva avuto una relazione. Per le strade di Messina, dopo l'ennesimo femminicidio, si è scatenata un'imponente caccia al presunti killer: i carabinieri stanno cercando infatti l'uomo con cui, stando al racconto di persone che la conoscevano, la vittima avrebbe avuto una relazione che aveva però deciso di troncare. I militari, che hanno avvertito la famiglia della vittima, hanno controllato anche il telefonino della vittima.
"Sara aveva paura di essere seguita da lui - ha raccontato una collega al quotidiano "La Repubblica" - mi risulta che poco dopo essere uscita dal Policlinico, per la lezione del pomeriggio, aveva mandato un vocale a un’amica in cui diceva: sono sicura che lui mi sta seguendo”.
Secondo una prima ricostruzione, Campanella sarebbe uscita dall'ospedale alla fine del suo tirocinio quotidiano e si sarebbe incamminata su viale Gazzi per raggiungere la fermata dei bus. L'assassino l'avrebbe seguita su un'auto, si sarebbe fermato e sarebbe sceso. Una volta raggiunta, l'avrebbe accoltellata sul marciapiede sul quale si affacciano alcune abitazioni. Un passante che ha assistito alla scena richiamato anche dalle urla della giovane avrebbe cercato d'inseguire l'assassino che però è riuscito a fuggire.
La ragazza avrebbe fatto un paio di passi prima di accasciarsi a terra nei pressi di un'aiuola, in un lago di sangue.
Sara Campanella, originaria di Misilmeri, frequentava il terzo anno della facoltà e quindi faceva anche la tirocinante proprio nell'ospedale dove è stata portata in fin di vita. Dopo la notizia dell'omicidio, tanti studenti e colleghi della vittima sono andati disperati al pronto soccorso.
Il delitto richiama un altro femminicidio avvenuto sempre il 31 marzo ma nel 2020 quando Lorena Quaranta, 27 anni, originaria di Favara (Agrigento), iscritta a Medicina a Messina venne uccisa dal fidanzato, anche lui studente nella stessa facoltà, Antonio De Pace, di Vibo Valentia. L'assassino strangolò la donna nella casa che condividevano a Furci Siculo nel Messinese.