Interviene il ministro Roccella: "Paradossale, per fortuna hanno corretto"
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A Messina il Policlinico universitario Gaetano Martino ha indetto un bando per una borsa di studio da 40mila euro lordi finanziata coi fondi del Pnrr, ma con un requisito molto particolare: essere uomini. Accanto a una serie di requisiti generali (cittadinanza italiana, assenza di lavoro dipendente con amministrazioni pubbliche o private, nessuna condanna penale) e specifici (laurea in Medicina, specializzazione in radiodiagnostica, iscrizione all'ordine dei medici), al punto 6 figura anche la richiesta del "genere maschile". E dopo che specializzandi e social hanno gridato allo scandalo, l'Ateneo è tornato sui propri passi, rettificando quello che, è stato detto, è stato un semplice errore materiale di scrittura.
Sul caso è intervenuta anche Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia. "Bene che il Policlinico universitario di Messina abbia rettificato il bando per un posto da ricercatore che inizialmente prevedeva fra i requisiti di accesso l'appartenenza al genere maschile: sarebbe paradossale - ha osservato - che mentre si fa di tutto per promuovere le pari opportunità, il lavoro femminile, la rimozione del gender gap nella scienza, proprio in ambito scientifico e universitario, per giunta con fondi dello stesso Pnrr che promuove la parità di genere come obiettivo, e su un tema sensibile come quello del cancro al seno, si prevedessero incarichi di studio e ricerca per soli uomini. Tutto è bene quel che finisce bene, sperando - ha concluso Roccella - che la prossima volta oltre a finire bene si cominci meglio…".
Sui social però sono proseguite le polemiche. "Incredibile ma vero: un concorso riservato solo ai maschi, solo al genere maschile". "Essere maschio é uno dei requisiti richiesti dall'azienda ospedaliera Universitaria di Messina. E poi dicono che il patriarcato non esiste più!". "E queste sono le Pari Opportunità!", sono solo alcuni dei commenti apparsi. Il progetto rientra nell'ambito della ricerca finanziata dall'Unione Europea coi Fondi Next Generation Eu per migliorare - attraverso tecniche e metodiche sempre più raffinate - la prevenzione del cancro al seno in donne ad alto rischio.