Il boss rimproverava la giovane figlia, definita "degenerata nell'intimo", colpevole ai suoi occhi di volere più libertà
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Il boss Matteo Messina Denaro, che ha avuto diverse amanti durante la lunga latitanza prima del suo arresto nel gennaio del 2023, aveva una sua concezione delle donne e del rapporto con esse. "Ad una donna intelligente fa sempre piacere che le si chieda quello che è disposta a dire. Questo tipo di donne non me le filo neanche di striscio", scriveva nei suoi diari. E si scagliava contro la figlia Lorenza, definita "degenerata nell'intimo", solo perché la giovane voleva avere più libertà. Al contrario di un'altra ragazza, indicata da Messina Denaro come un modello perché "fidanzata con lo stesso ragazzo e con lo stesso si è sposata".
Il boss, che ha avuto però relazioni con insegnanti e maestre sfidando il codice mafioso di non avere rapporti amorosi con mogli e compagne di affiliati, sapeva di essere narcisista. "Una volta – scriveva come riporta La Repubblica – mi disse di essere attratta dal mio fascino selvatico". "Quando parlo con una donna suscito in lei una sensazione liquida che la fa tremare. Sì sono presuntuoso, ma è comunque la realtà delle cose senza alcun dubbio".