Il traffico non ha permesso al corteo funebre di arrivare in tempo, così il Comune ha sanzionato l'agenzia che a sua volta ha addebitato l'importo sul conto della donna
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Per colpa del traffico è arrivata in ritardo di 20 minuti al funerale del marito, venuto a mancare il giorno di Natale. Con lei il corteo funebre, compreso di amici e parenti. Per questo la vedova ha dovuto pagare una multa di 70 euro. È accaduto a Mestre. Il regolamento comunale di polizia mortuaria (valido per tutti i sedici cimiteri di Venezia) prevede infatti da nove anni una “maggiorazione sepoltura in ritardo”, che vale il 25% della tariffa per ritardi superiori ai 15 minuti. La sanzione amministrativa è stata comminata all’agenzia di pompe funebri che ha poi addebitato l'importo sul conto della donna.
Alla donna, una psichiatra mestrina, non ha infastidito tanto la cifra quanto il dover pagare una sanzione per essere arrivata in ritardo alle esequie del marito. Tra l’altro, secondo quanto riportato da La Stampa, la società multiservizi locale che gestisce l’igiene urbana, Veritas, non aveva mai applicato la sanzione.
La replica di Veritas - "C’è un regolamento, che noi applichiamo. È prevista una sanzione, ma prima di arrivare a quello avvisiamo. Non accade mai al primo ritardo. Prima chiamiamo, poi chiediamo di rispettare i tempi, fino a giungere alla sanzione, che però viene data all’azienda perché quando i ritardi perseverano impattano in termini di costi sul personale nostro che lavora nell’occasione. E la sanzione non copre i costi aggiuntivi. Poi, quello che fa l’azienda non è una nostra competenza, ma ci teniamo a precisare che non si viene colpiti al primo ritardo", ha spiegato Veritas, come riportato dal quotidiano piemontese.