Bus Mestre, dal cavalcavia della strage: ecco come si presenta il guardrail
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Il materiale era stato acquisito dagli uffici giudiziari di Venezia in base ad articoli di stampa che riportavano il grave stato della struttura
Sul pessimo stato del cavalcavia di Mestre in cui è avvenuto l'incidente del pullman precipitato, costato la vita a 21 persone, gran parte della documentazione, si trovava già in Procura a Venezia da più di un anno. Il materiale era stato acquisito dagli uffici giudiziari in base ad articoli di stampa che riportavano il grave stato del manufatto, e le dichiarazioni dell'assessore ai lavori pubblici, Renato Boraso, che richiedeva un intervento urgente sulla struttura stradale. Intanto è stato dimesso dall'ospedale di Mestre il primo dei feriti nell'incidente del bus.
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Non si conosce al momento, riporta il Gazzettino, se la Procura, analizzati gli incartamenti, avesse assunto qualche ulteriore iniziativa. Furono notizie pubblicate sulla stampa già del 2021 ad allertare la Procura di Venezia sullo stato del cavalcavia superiore di Mestre (il cosiddetto cavalcavia della Vempa), facendo acquisire ai magistrati le carte sul manufatto, dove martedì è precipitato il pullman di turisti, scrive invece La Nuova Venezia.
I magistrati, successivamente, avevano acquisito dal Comune di Venezia tutte le carte relative alla situazione statica del cavalcavia, e ai progetti per il consolidamento e ristrutturazione, compresi quelli sul rifacimento delle protezioni laterali. Non un'inchiesta vera e propria, ma un atto "esplorativo", del quale lo stesso Comune non avrebbe però saputo altro.
Il primo dei feriti dimesso è un cittadino tedesco di 28 anni, le cui condizioni erano migliorate negli ultimi giorni. Lo riferisce la Regione Veneto. Inoltre, si registra un lieve miglioramento per un altro paziente tedesco, di 33 anni, ricoverato all'ospedale di Treviso, le cui condizioni nei giorni sorsi erano risultate critiche. In costante miglioramento anche una paziente ucraina 33enne ricoverata in Terapia intensiva a Treviso. La situazione degli altri pazienti risulta invariata.
Attualmente risultano ricoverati presso gli ospedali del Veneto 14 pazienti; nove di loro (8 adulti e un minorenne) sono in terapia intensiva, quattro in chirurgia, uno in pediatria. A Mestre, dei 4 pazienti rimanenti dopo la dimissione odierna, tre ucraini e uno tedesco, uno è ancora in condizioni critiche, due in condizioni discrete e uno in decorso regolare. A Dolo un paziente francese è in decorso regolare. Stessa condizione per un croato ricoverato a Mirano. A Treviso, dei 5 pazienti - tre tedeschi, uno spagnolo e un'ucraina - quattro sono in decorso regolare; uno è in lieve miglioramento. A Padova le 3 pazienti - due donne ucraine e una spagnola - sono ancora in condizioni critiche.