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Interrotta la linea ferroviaria. L'Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo "grandi emergenze". La procura di Venezia ha aperto un'inchiesta
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A Mestre, in provincia di Venezia, un bus è caduto dal cavalcavia della Vempa. Secondo la prefettura è di 21 morti, tra cui due bambini, e 15 feriti il bilancio defintivo della tragedia. A bordo del pullman c'era un gruppo di turisti stranieri, tra cui ucraini, francesi, croati e tedeschi, che stava rientrando a Marghera dopo essere stato a Venezia. Il mezzo è precipitato, dopo aver toccato i fili dell'elettricità, facendo un volo di circa 30 metri. Tra le prime ipotesi dell'incidente forse un malore dell'autista, un 40enne italiano anche lui tra le vittime. Non ci sarebbe traccia di alcuna frenata. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: "Un'immane tragedia, disposto il lutto cittadino". La procura di Venezia ha aperto un'inchiesta.
L'Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle "grandi emergenze" che prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali, ed il richiamo al lavoro di personale di rinforzo.
Un operaio gambiano ha raccontato di aver aiutato i vigili del fuoco intervenuti per primi portar fuori dal bus quattro persone, tra le quali una bambina. "Oltre a loro sono riuscito a portar fuori anche un cagnolino", ha detto l'uomo.
"L'impressione visiva, dopo la rimozione delle salme, è che ci troviamo di fronte ad una tragedia di giovani, se non giovanissimi, salvo qualche adulto". A parlare è uno dei capi soccorritori che si trova ancora sul luogo dell'incidente.
Sono state tutte trasferite dal luogo del disastro le salme delle vittime dell'incidente del bus, composte sotto il cavalcavia di Mestre.
Sarà sollevato e portato via solo dopo il raffreddamento delle batterie il pullman precipitato. Lo ha riferito il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Venezia, Mauro Luongo.
Il bilancio ufficiale dell'incidente è di 21 vittime e 15 feriti, 5 dei quali in gravi condizioni. Lo ha comunicato il prefetto di Venezia, Michele Di Bari.
Un obitorio di fortuna, tirando alcuni teli fra i piloni, è stato creato sul teatro della strage del pullman sito il cavalcavia di Mestre. Sul posto le ambulanze attendono di raccogliere le ultime vittime dell'incidente.
"Il bilancio è di 21 morti e 18 feriti, di cui 5 gravi. Tra di loro ci sono ucraini, un francese, un croato e un tedesco". Lo dice il prefetto di Venezia Michele Di Bari.
La procura di Venezia ha aperto un fascicolo d'inchiesta, per ora contro ignoti, dopo l'incidente in cui sono morte 21 persone, tra cui almeno due bambini.
Delle 18 persone rimaste ferite nell'incidente che ha coinvolto un bus a Mestre 5 sono in gravi condizioni. A bordo oltre a cittadini ucraini e tedeschi c'erano anche cittadini francesi.
Tra le vittime del bus precipitato a Mestre c'è anche l'autista del mezzo. L'uomo si chiamava Alberto Rizzotto, aveva 40 anni ed era originario di Tezze di Piave in provincia di Treviso.
Tra le vittime già identificate vi sono cinque cittadini ucraini, un tedesco, e l'autista del mezzo, un italiano. Lo riferisce il prefetto di Venezia, Michele Di Bari. I superstiti del disastro sono i 18 passeggeri rimasti feriti, e dislocati in vari ospedali del Veneto: tra questi, 9 a Treviso (di cui due minori), 4 a Mestre, uno a Mirano ed uno a Dolo.
L'ambasciata di Kiev a Roma conferma la presenza di vittime ucraine nella tragedia di Mestre. "Secondo le informazioni a noi disponibili sono stati trovati i documenti di cittadini ucraini", riferiscono fonti dell'ambasciata aggiungendo di non avere altre informazioni al momento.
C'è un malore dell'autista tra le prime ipotesi sulle cause dell'incidente del pullman a Mestre. Parlando con i cronisti sul luogo del disastro, il comandante della Polizia municipale di Venezia, Marco Agostini, ha riferito che dai rilievi fatti non vi sono tracce di frenata sull'asfalto. Il pullman, un mezzo elettrico - ha spiegato - ha divelto il guard rail ed è finito giù, "incendiandosi nell'impatto al suolo". "Che vi sia stato un malore dell'autista è una ipotesi - ha detto Agostini - altre andranno verificate".
A bordo del bus precipitato a Mestre ci sarebbero stati anche un gruppo di cittadini ucraini e alcuni cittadini tedeschi.
Il bus, che sarebbe alimentato a metano, ha preso fuoco subito dopo l'impatto. I vigili del fuoco stanno tentando ancora di spegnere l'incendio e dunque al momento non possibile ancora definire con certezza il numero delle vittime.
Ci sono molte persone davanti all'ingresso del campeggio Hu di Marghera, dove alloggiavano i turisti del pullman, per avere qualche informazione che permetta di identificare le vittime. Sul posto è arrivato il console a Venezia della Bulgaria, che deve raccogliere informazioni anche per i suoi omologhi di altre nazioni. E' stata la Prefettura di Venezia ha diramare subito l'allerta tutte le autorità consolari, considerando che è probabile che la maggior parte delle vittime siano cittadini stranieri. Alla guida del pullman c'era l'autista della "Martini", un'altra società di trasporti, distaccato in questo caso per svolgere il servizio della navetta della "La Linea".
"Il bus è precipitato per 30 metri, e si è accartocciato su se stesso". Lo ha detto il prefetto di Venezia, Michele di Bari. "Stava trasportando dei turisti, si presume per la maggior parte persone straniere, da Venezia a Marghera. Era un bus di un'azienda privata che effettuava un esercizio atipico. Le nazionalità ancora non si conoscono", ha aggiunto.
"Ho sentito una forte frenata, pensavo che fosse un treno. Poi il rumore dell'impatto, un tonfo. Mi sono allarmato e affacciandomi ho visto il fumo e sentito persone urlare aiuto". Così Leonardo, un testimone dell'incidente di Mestre, racconta a LaPresse il momento dello schianto. Il testimone si trovava in un locale e si è subito precipitato sulla scena per capire cosa fosse accaduto. "Mentre stavo raggiungendo l'autobus, le urla si sono trasformate in un silenzio tombale raccapricciante, che mi ha bloccato il sangue. Volevo aiutare ma sono stato bloccato da un mio amico e da una poliziotta, perché l'autobus era ancora in fiamme e a rischio di esplosione", aggiunge. "Sono poi rimasto lì fino all'arrivo dei soccorsi, che sono arrivati dopo una ventina di minuti", conclude.
La tragedia del pullman è in evidenzia sui siti giornalistici di tutto il mondo. Dalla Cnn a Le Monde, dal Guardian a El Pais, i media riportano la dinamica dell'incidente e l'altissimo numero di vittime, evidenziando che ci sono anche turisti stranieri tra i morti.
Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, è giunto sul luogo del disastro di Mestre, accompagnato dal sindaco Luigi Brugnaro. Moraglia si è raccolto in preghiera, dopodichè ha benedetto le salme, una ventina di vittime coperte da teli bianchi, sui quali sono stati deposti dei mazzi di fiori rossi.
I feriti dell'incidente a Mestre sono stati trasportati negli ospedali di Mestre, Mirano, Padova e Treviso. Lo rende noto il governatore del Veneto, Luca Zaia. "E' stata immediatamente attivata l'intera rete del Suem 118 del Veneto. Sono state impiegate più di 20 ambulanze e sul posto è stato fatto convergere anche l'elisoccorso di Treviso". "Esprimo sin da ora il cordoglio dell'intera Regione Veneto a tutte le famiglie che in queste ore stanno vivendo un pesantissimo lutto o sono provate dalle condizioni dei loro cari feriti".
"L'incidente ha coinvolto anche alcuni minori. Le vittime ed i feriti sono di varie nazionalità, non solo italiani: sono ancora in corso le operazioni di estrazione e riconoscimento delle salme, ad opera dei Vigili del Fuoco, della questura e dei sanitari, che ringrazio per i loro sforzi". Così in un post il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
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"Abbiamo estratto anche l'ultima vittima, si tratta dell'autista". Così il prefetto di Venezia, Michele di Bari.
Il pullman precipitato non svolgeva servizio di linea - come appreso in un primo tempo - ma era un mezzo Ncc, nolleggiato per i proprio ospiti da un campeggio di Marghera. E' un pullman della società "La Linea", che normalmente effettua il collegamento tra il campeggio e Venezia.
E' di 21 morti, 12 feriti e alcuni dispersi, un numero che dovrebbe oscillare tra i 4 e i 5, il bilancio dell'incidente avvenuto a Mestre/Marghera questa sera e comunicato dalla Prefettura ai soccorritori.
"Sono vicino alle famiglie delle vittime coinvolte nell'incidente a Mestre. Ringrazio forze dell'ordine, Vigili del Fuoco e operatori sanitari per i soccorsi immediati. Solidarietà alla città di Venezia e all'amministrazione comunale che ha già dichiarato il lutto cittadino". Lo scrive su X il vicepresidente del Consiglio e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani
"Un'immane tragedia ha colpito questa sera la nostra comunità. Ho disposto da subito il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime che erano nell'autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole". Lo ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
"Esprimo il più profondo cordoglio, mio personale e del governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari e amici. Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia". Lo dichiara in una nota il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
"Ci sono tanti morti, troppi". Sono le prime parole di un vigile del fuoco che si è allontato per qualche minuto della zone di operazioni di recupero del pullman precipitato a Marghera. La zona è presidiata dalle forze dell'ordine che non fanno entrare nessuno. Ci sono almeno 50 ambulanze.
Il sindaco Brugnaro ha parlato di "almeno 20 morti", oltre a feriti. Brugnaro ha anche parlato di "immane tragedia per la comunità" e disposto il lutto cittadino
Il bilancio provvisorio dell'incidente è di almeno 15 morti tra cui due bimbi. Secondo quanto si apprende una decina di corpi sarebbe stati estratti.
Ci sarebbero almeno due morti e una quarantina di feriti.
A Mestre, in provincia di Venezia, un autobus di linea della Actv è caduto dal cavalcavia della Vempa. Si temono vittime.