IL TEMPO CHE FARA'

Meteo: Italia divisa in due con gran caldo al Sud e tempo instabile al Nord

Una perturbazione porta nelle regioni settentrionali piogge sparse e clima più fresco. Ma dalla prossima setimana torna dovunque l'alta pressione

01 Ago 2015 - 11:47

    © meteo-it

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Il gran caldo non lascia per il momento le regioni meridionali, dove anche nel fine settimana agirà indisturbato l'anticiclone nord-africano. Più variabile la situazione al nord e su parte del centro a causa del rapido transito di una perturbazione (la numero 1 di agosto) che favorirà una situazione più instabile e clima più fresco con temperature inferiori alla norma.

Dopo questa fase, ci attende un periodo di almeno 7 giorni di dominio delle correnti africane, questa volta indistintamente in tutto il territorio, ossia sole e caldo intenso per tutta la prima decade di agosto.

Sabato nuvole al Centronord, bello al Sud - Nella giornata di sabato il cielo sarà nuvoloso o con nubi in aumento al Centronord e in Sardegna, mentre il tempo sarà prevalentemente soleggiato in Sicilia e al Sud. Nel corso della giornata saranno possibili piogge sparse su tutte le regioni settentrionali, a partire da quelle di Nordovest, nelle zone interne del Centro e sul nord della Toscana. Qualche breve piovasco in Sardegna. Tra pomeriggio e sera i fenomeni potranno intensificarsi su Toscana, nord del Piemonte e Lombardia; in serata le piogge tenderanno a trasferirsi verso il Nordest e sul nord delle Marche mentre inizierà a migliorare al Nordovest.

Temperature massime sotto i 30 gradi al Nord, localmente oltre i 35, invece, al Sud. Anche oggi tra alcune città del Nord e altre del Sud ci saranno più di 10 gradi di differenza, qualche estremo: per Cuneo sono previsti 20 gradi, per Aosta, Novara, Torino 22 gradi mentre Taranto vedrà 38 gradi, Lecce 37 gradi e Trapani, Catania, Lamezia 36 gradi. 35 gradi sono previsti per Messina, Crotone, Catanzaro, Napoli, 34 gradi per Sassari, Palermo, 33 gradi per Olbia, Cagliari, Reggio Calabria, Roma, Rieti, Perugia, L'Aquila, Grosseto, Firenze, 32 gradi per Bari, Viterbo, 31 gradi per Potenza, Brindisi, Pescara, 30 gradi per Campobasso, 29 gradi per Pisa, Bologna, Bolzano, 28 gradi per Ancona, Udine, Trieste, Treviso, Trento, 27 gradi per Verona, Venezia, Rimini, Genova, 26 gradi per Piacenza, Imperia, Brescia, 25 gradi per Bergamo e 24 gradi per Milano.

Domenica schiarite al Nordovest, sole al Sud Domenica schiarite al Nordovest, tempo prevalentemente soleggiato anche al Sud e sulle regioni del versante tirrenico. Al mattino qualche pioggia isolata sulle Alpi orientali e nel pomeriggio ancora qualche rovescio su Alpi e Prealpi orientali, Appennino, medio Adriatico, Puglia, Basilicata. Tempo prevalentemente soleggiato nel resto d'Italia, specialmente al Nordovest, regioni tirreniche, Isole e versanti ionici.

Temperature in generale ripresa sul Nordovest e in lieve diminuzione nelle zone interne del Centro: picchi intorno a 37 gradi al Sud.

Da lunedì tornano alta pressione e caldo
La prossima settimana sarà segnata da una prevalente stabilità atmosferica grazie alla presenza dell'alta pressione. Possibile il rischio di qualche episodio instabile lunedì al Sud, in particolare sulla Puglia e sulla Basilicata ma nei giorni successivi sarà il sole a dominare sul Paese con caldo in graduale aumento anche al Nord, dove soprattutto nella seconda parte della settimana le temperature saliranno con picchi di 35 gradi. Questa lunga fase stabile durerà molto probabilmente per almeno 10 giorni.

Caldo record a luglio Con la conclusione del mese di luglio arriva anche la conferma che è stato il più caldo da quando si hanno misurazioni attendibili. L'imponente anomalia di +3.2 gradi rispetto alla media climatica dell'ultimo trentennio lo porta in cima alla classifica dei mesi più caldi della storia: infatti, non solo si tratta del più caldo fra i mesi di luglio, ma anche del secondo mese più caldo in assoluto, appena qualche decimo di grado sotto l'agosto del 2003. Anche l'estate 2015 resta al momento saldamente al secondo posto fra le più calde di sempre, naturalmente dopo quella del 2003.

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