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La nave della ong Medici Senza Frontiere: "Ci stiamo prendendo cura dei sopravvissuti e dopo queste e esperienze traumatiche"
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Ancora migranti alla deriva. La Geo Barents, nave della ong Medici Senza Frontiere, ha soccorso 80 persone in due diverse operazioni nel Mediterraneo: 2 migranti sono morti, 3 risultano dispersi. Il team ha ricevuto una segnalazione da Alarm phone per un gommone in pericolo nelle vicinanze dal quale sono state soccorse 60 persone e sulla quale è stato purtroppo trovata una persona morta. Un sopravvissuto in condizioni critiche è morto poco dopo il soccorso. Seguendo le istruzioni delle autorità italiane di coordinarsi con quelle tunisine, Geo Barents ha proseguito verso una piattaforma petrolifera dalla quale sono state soccorse 19 persone in difficoltà. I 19 sopravvissuti hanno raccontato allo staff di Medici Senza Frontiere che la loro barca aveva iniziato a imbarcare acqua, quindi hanno nuotato fino alla piattaforma petrolifera per salvarsi. Tre persone che viaggiavano con loro sono rimaste sulla barca in difficoltà che è andata alla deriva.
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Le autorità italiane domenica sera hanno assegnato alla Geo Barents il porto di Bari, "nonostante le molteplici richieste di assegnazione di un porto più vicino", denuncia su X lo staff della organizzazione. "Invece di fornire assistenza cruciale nel più breve tempo possibile a decine di sopravvissuti estremamente scioccati che hanno assistito alla morte o alla scomparsa in mare di parenti e compagni di viaggio - prosegue la Ong - le autorità italiane li stanno costringendo a giorni di navigazione non necessari". Sulla Geo Barents ci sono anche i corpi senza vita di due donne che non sono sopravvissute alla traversata e che erano "in cerca di sicurezza e di una vita migliore in Europa - conclude la Ong - e la cui dignitosa sepoltura viene ritardata ingiustificatamente".