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Tajani: "Noi non lasciamo mai nessuno senza aiuto". Dal rapporto dei servizi segreti emerge come quasi 700mila persone siano pronte a partire dal Paese africano, una cifra 7 volte superiore rispetto a tutti gli sbarchi avvenuti in Italia nel 2022
di Redazione online© Ansa
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Alarm Phone segnala che sul barcone alla deriva con 47 persone a bordo diverse persone sono annegate, mentre i sopravvissuti sono stati soccorsi da un mercantile, e accusa l'Italia di aver ritardato consapevolemente i soccorsi. Non tarda la replica di Roma, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ribadisce: "No a strumentalizzazioni. I nostri uomini non lasciano nessuno in mare senza soccorso". La guardia costiera precisa: "Diciassette persone sono state tratte in salvo, trenta i dispersi". E sottolinea: "Siamo intervenuti anche se fuori dalla Sar Italiana, gli altri erano inattivi". L'imbarcazione era stata individuata al largo della Libia e l'Ong aveva detto: "Sono esausti e ancora in mare, a combattere il vento e le condizioni meteorologiche avverse". Intanto arriva un allarme dagli 007 italiani sulla situazione esplosiva delle imminenti partenze dalla Libia. Oltre 685mila migranti sarebbero pronti a imbarcarsi per raggiungere le coste italiane. La cifra è emersa nel report sull'immigrazione che viene inviato settimanalmente al governo. Intanto, altri 3 corpi di vittime del naufragio di Cutro sono stati recuperati dai soccorritori: sono due bambini e un uomo. Il bilancio delle vittime sale quindi a 79.
Nella notte dell'11 marzo, “Watch the Med - Alarm Phone” segnalava al Centro Nazionale di coordinamento del soccorso marittimo di Roma, a quello maltese e a quello libico una barca con a bordo 47 migranti, in area SAR libica a circa 100 miglia dalle coste libiche.
Successivamente l’unità veniva avvistata dal velivolo “ONG Seabird 2” il quale procedeva ad inviare una chiamata di soccorso e contattava il mercantile “BASILIS L” che confermava di dirigere verso il barchino. Tutte le informazioni venivano fornite anche alle Autorità libiche e maltesi. Il mercantile “BASILIS L” comunicava di avere il barchino a vista, fermo alla deriva, e di avere difficoltà a soccorrerli a causa delle avverse condimeteo in zona.
Le Autorità libiche, competenti per le attività di ricerca e soccorso in quell’area, a causa della mancanza di disponibilità di assetti navali, chiedevano il supporto, così come previsto dalle Convenzioni Internazionali sul soccorso in mare, del Centro Nazionale di coordinamento del soccorso marittimo di Roma che, su richiesta delle autorità libiche, inviava nell’immediatezza, un messaggio satellitare di emergenza a tutte le navi in transito.
La Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma, oltre al mercantile “BASILIS L” che rimaneva vicino al barchino, inviava 3 mercantili presenti in zona verso il natante in difficoltà.
Le operazioni di trasbordo dei migranti iniziavano alle prime luci dell’alba da parte di uno dei 4 mercantili che avevano raggiunto il barchino in difficoltà. Durante le operazioni di soccorso da parte della motonave “FROLAND”, il barchino durante il trasbordo dei migranti si capovolgeva: 17 persone venivano soccorse e recuperate dalla nave mentre risultavano dispersi circa 30 migranti.
2 dei migranti recuperati a bordo dalla motonave “FROLAND” che dirige verso l’Italia, necessitano di assistenza medica e, pertanto, il mercantile dirigerà dapprima verso Malta per lo sbarco delle due persone per le urgenti cure mediche.
Le operazioni di ricerca dei migranti dispersi continuano con l’ausilio dei mercantili presenti in zona, con ulteriori due mercantili che stanno raggiungendo l’area di ricerca e col sorvolo di due assetti aerei Frontex.
L’intervento di soccorso è avvenuto al di fuori dell’area di responsabilità SAR italiana registrando l’inattività degli altri Centri Nazionali di coordinamento e soccorso marittimo interessati per area.
"Non bisogna mai strumentalizzare quello che accade". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti prima di un convegno di Leonardo a Tel Aviv. "Sono convinto, conoscendo la guardia costiera, la marina militare italiana e la guardia di finanza, che questi uomini di mare non lascino mai nessuno senza soccorso". Il ministro ha poi aggiunto di ritenere che "si debba sempre fare un'analisi reale di cio' che accade e mai strumentalizzare perché stiamo parlando di vite umane". "Tutti quanti - ha concluso - siamo impegnati per evitare queste tragedie nel Mediterraneo".
Partirà in Senato l'esame del nuovo decreto sui migranti, varato dal Consiglio dei ministri a Cutro, e mercoledì dovrebbe essere assegnato alla commissione Affari costituzionali. Occhi puntati in particolare su eventuali modifiche alle misure sulla protezione speciale umanitaria, su cui c'è stata un'interlocuzione, come accade non di rado si fa notare, fra l'ufficio legislativo del Quirinale e quello di Palazzo Chigi, prima della chiusura del testo definitivo, poi emanato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nel tweet in cui annuncia il ribaltamento del barcone al largo della Libia con 47 persone a bordo Alarm Phone afferma che "le autorità italiane hanno ritardato consapevolmente i soccorsi e hanno lasciati morire" i migranti che erano a bordo del gommone alla deriva nelle acque libiche. Mediterranea, da parte sua, aveva detto che "le autorità Italiane da ieri avevano dato istruzioni alle navi mercantili presenti in zona, assumendo coordinamento .Sar. Ma i mercantili si sono limitati a osservare per 24 ore".
I sopravvissuti sono "stati soccorsi da una nave mercantile". E' quanto afferma Alarm Phone in un nuovo tweet. "Dopo il naufragio con molti morti, temiamo che i sopravvissuti, che hanno visto i loro amici morire prima di essere soccorsi da una nave mercantile, saranno costretti ad andare in Libia o Tunisia dove li attendono condizioni disumane. Chiediamo che tutti i sopravvissuti siano portati in un posto sicuro in Europa", si afferma nel messaggio comparso sul profilo Twitter di Alarm Phone.
Mediterranea Saving Humans, in riferimento al barcone alla deriva nelle acque libiche, afferma via Twitter che "secondo diverse fonti" l'imbarcazione "si è rovesciata stamattina e molte delle 47 persone a bordo risultano disperse". La Ong prosegue affermando che "le autorità Italiane da sabato avevano dato istruzioni alle navi mercantili presenti in zona, assumendo coordinamento .Sar. Ma i mercantili si sono limitati a osservare per 24 ore. Non risultano mobilitate le navi militari operative nell'area per .Eunavformed e .Irini". In ogni caso, al momento, non ci sono conferme ufficiali del naufragio.
"Siamo scioccati. Secondo diverse fonti, decine di persone di questa barca sono annegate. Dalle h 2.28, dell'11 marzo, le autorità erano informate dell'urgenza e della situazione di pericolo". E' quanto si legge in tweet pubblicato da Alarm Phone in riferimento al barcone con 47 persone a bordo segnalato al largo della Libia.
"C'è già un piano serio messo a punto dal Viminale per trasferire nell'arco delle prossime ore oltre 600 migranti: 183 partiranno domattina in nave e circa 430 lasceranno l'isola domani pomeriggio. I gestori dell'hotspot mi hanno segnalato che servono scarpe per bambini e adulti, vestiti e altre coperte e mi sono subito attivato perché possano arrivare a Lampedusa in tempi brevissimi. Lampedusa è la porta d'Italia non la porta della Sicilia, purtroppo l'Europa nonostante i nostri forti richiami non ha mai dato risposte concrete ed è arrivato il momento che si assuma le proprie responsabilità". Così il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, arrivato a Lampedusa in mattinata insieme al prefetto Valerio Valente, capo Dipartimento nazionale libertà civili e immigrazione del Viminale, e a Salvo Cocina, capo dipartimento regionale della Protezione civile.
Un altro corpo del terribile naufragio di Crotone è stato ritrovato dai soccorsi nelle acque di Cutro. Si tratta di un altro bambino di cui è difficile individuare l'età per le pessime condizioni della salma, rimasta in acqua per 15 giorni. Le vittime del disastro salgono così a 79.
"Chiederò l'attivazione di un pronto soccorso pediatrico sull'isola. Sono tanti i bambini e i minori che continuano a sbarcare a Lampedusa, un pronto soccorso che possa servire anche per i piccoli isolani". Lo ha detto il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, poco prima dell'arrivo del presidente della Regione, Renato Schifani, e del capo dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione del Viminale, Valerio Valenti.
Altri due corpi di vittime del naufragio del barcone davanti alla costa di Cutro sono stati recuperati dai soccorritori. Si tratta di un bambino piccolo di un'età non individuata e di un uomo. I corpi sono stati trovati nella zona di Praialonga, un paio di chilometri a nord del luogo del naufragio a Steccato di Cutro. Il bambino è stato trovato in mare, l'uomo sulla spiaggia. Con i corpi recuperati oggi sale a 78 il numero delle vittime, 32 delle quali minori e tra loro 23 compresi nella fascia d'età tra 0 e 12 anni.
La lettera della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al presidente del Consiglio Giorgia Meloni va nella direzione di un sostegno, anche economico, all'Italia per fronteggiare la questione dell'immigrazione. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio24. "La situazione è preoccupante, l'Europa deve accorgersene", ha detto Tajani. "L'Italia continuerà a porre fortemente il problema ma non può essere lasciata da sola perché i 7mila chilometri di costa sono anche frontiere europee", ha detto Tajani.
Un nuovo tweet di Alarm Phone annuncia che le persone in difficoltà sul barcone proveniente dalla Libia hanno chiamato di nuovo questa mattina la ong. "Più di 24 ore dopo il nostro avviso iniziale alle autorità, sono esausti e ancora in mare, a combattere il vento e le condizioni meteorologiche avverse. Esortiamo le autorità a coordinare un salvataggio il prima possibile e portare le persone in salvo in Italia!", scrive la ong creata da una rete di attivisti per allertare i soccorsi in mare, a proposito dell'imbarcazione alla deriva da ieri tra le onde nel Mediterraneo centrale.
Nei rapporti settimanali sull'immigrazione che vengono mandati al governo italiano, gli 007 sottolineano come in Libia, nei campi di detenzione ma non solo, ci siano 685mila migranti irregolari pronti a partire per sbarcare sulle coste italiane. Lo riporta il Corriere della Sera. La stessa cifra circola nei tavoli interministeriali che sono chiamati a occuparsi di questo tema che ha ripreso il carattere dell'emergenza: in tutto il 2022, anche a causa della pandemia, gli arrivi erano stati "solo" 104mila: solo la cifra sui possibili arrivi dalla Libia è quindi quasi sette volte superiore.
"Abbiamo perso i contatti con le 47 persone e siamo molto preoccupati! La cosiddetta guardia costiera libica ci ha detto che le autorita' italiane avrebbero coordinato i soccorsi ma non danno alcuna informazione. Le persone devono essere salvate e portate in salvo in Europa ora". Lo scrive nella notte Alarm Phone, ong creata da una rete di attivisti per allertare i soccorsi in mare, a proposito dell'imbarcazione alla deriva da sabato tra le onde nel Mediterraneo centrale.