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Le persone rimaste a bordo dell'imbarcazione nel porto di Catania avevano rifiutato il cibo
di Redazione online© Ansa
Sono sbarcati i 212 migranti ancora a bordo della nave Geo Barents di Medici senza Frontiere, approdata al porto di Catania. "Sono tornato a vivere", è l'urlo di un ragazzo a bordo dell'imbarcazione. Poco dopo è stato autorizzato anche lo sbarco dei 35 migranti rimasti a bordo della Humanity, che avevano hanno cominciato lo sciopero della fame, rifiutando il cibo a pranzo, per protesta contro la decisione del governo italiano di non farle scendere dalla nave. Mentre dalla Rise Above, giunta al porto di Reggio Calabria, sono già sbarcati gli 89 naufraghi. Anche l'equipaggio ha potuto lasciare le nave dopo le verifiche delle forze dell'ordine.
E' stato autorizzato lo sbarco dei 35 migranti dalla Humanity 1, ferma nel molo 25 del porto di Catania. Gli ispettori dell'Usmaf hanno riscontrato l'alto rischio psicologico. A breve i naufraghi scenderanno dalla nave della Ong.
"Apprezzamento per la decisione della Francia di condividere la responsabilità dell'emergenza migratoria, fino ad oggi rimasta sulle spalle dell'Italia e di pochi altri Stati". Lo scrive il premier, Giorgia Meloni, spiegando che "l'emergenza immigrazione è un tema europeo e come tale deve essere affrontato, nel pieno rispetto dei diritti umani e del principio di legalità".
I 212 migranti che erano rimasti a bordo della nave Geo Barents perché non ritenuti soggetti fragili sono sbarcati al porto di Catania. I medici delegati dal ministero, gli infettivologi e gli psicologi, hanno ritenuto necessario il loro sbarco. Diversi sono stati i casi di scabbia che si sono verificati a bordo della nave, inoltre le condizioni psicologiche dei naufraghi sono risultate sin da subito abbastanza compromesse. "Le autorità sanitarie ci hanno confermato lo sbarco di tutti. Un grande sollievo dopo settimane di attesa", ha detto il team di Medici Senza Frontiere.
"Il nostro obiettivo è difendere la legalità, la sicurezza e la dignità di ogni persona. Per questo vogliamo mettere un freno all'immigrazione clandestina, evitare nuove morti in mare e combattere i trafficanti di esseri umani. I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini italiani e questo governo non tradirà la parola data". Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla vicenda dei migranti.
Sono iniziate le operazioni di sbarco dalla nave Geo Barents di Medici senza Frontiere, approdata al porto di Catania. L'inizio delle procedure per lo sbarco dalla Geo Barents, al molo di Catania, è un momento di festa anche tra i manifestanti accorsi da ieri al molo.
"Dopo 7 ore visite terminate. Si scende. Tutti". Così in un tweet il deputato Pd Antonio Nicita, dopo le visite mediche sulla Geo Barents a Catania.
Tutti i migranti sulla Geo Barents verranno fatti scendere. La conferma arriva da Medici senza frontiere in una conferenza stampa a Catania.
"Ci sono ricorsi in atto, si deciderà nelle sedi competenti". Lo dice il ministro Piantedosi replicando a chi ha definito "illegale" la selezione dei migranti arrivati sulle navi Ong a Catania.
Un elevato "rischio psicologico" per la lunga permanenza sarebbe stato riscontrato durante il nuovo triage eseguito tra le persone a bordo della Geo Barents dai medici dell'Asp di Catania. La valutazione medica, eseguita da psicologi e psichiatri dell'Azienda sanitaria provinciale, potrebbe sfociare nello sbarco nelle prossime ore di tutti i migranti. Un altro analogo triage sarà eseguito sulle persone a bordo dell'Humanity 1.
"Se vi volete fermare all'esegesi delle espressioni burocratiche fate pure, ma non accettiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani". Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, a margine della presentazione del calendario della polizia, risponde a chi gli chiedeva conto dell'espressione "carico residuale" usata in riferimento ai migranti rimasti a bordo della navi Ong a Catania. Al riguardo, Piantedosi ha precisato che i migranti "non sono in mare, sono al sicuro".
"Lo sbarco a Marsiglia si svolgerà sotto la supervisione della Prefettura. Saranno fatti scendere tutti i migranti dalla nave e poi registrati come richiedenti asilo". Lo spiegano fonti del ministero dell'Interno francese, che ribadiscono: "Ci stiamo preparando come se la nave dovesse arrivare nelle prossime ore". Non ci sarà quindi alcuna selezione fra i passeggeri della Ocean Viking, non saranno fatti scendere i deboli e lasciati a bordo gli altri: "Non ci sono restrizioni possibili, tutti hanno diritto di presentare la domanda di asilo", aggiungono le fonti francesi.
Oltre trenta delle 35 persone a bordo dell'Humanity 1 hanno iniziato ufficialmente lo sciopero della fame e a pranzo hanno rifiutato il cibo. Lo hanno riferito componenti dell'equipaggio della nave della Ong tedesca che hanno incontrato alcuni degli attivisti che protestano davanti il piazzale del molo dove è ormeggiata la Geo Barents di Medici Senza Frontiere.
La Francia "si prepara ad aprire il porto di Marsiglia alla nave Ocean Viking, o nella notte fra mercoledì e giovedì o nella giornata di giovedì. Dipenderà da quando lascerà il sud del Mediterraneo". Lo ha reso noto una fonte del ministero dell'Interno francese.
"Non abbiamo ancora avuto risposta né siamo stati convocati sulla richiesta di asilo politico che abbiamo presentato domenica per i 35 migranti rimasti a bordo della Humanity 1". Lo ha detto il legale della Ong tedesca Sos Humanity, Riccardo Campochiaro, precisando di "avere raccolto le adesioni a bordo e di averle inviate, come di prassi, con una mail certificata alla questura ed alla commissione preposta". Entro oggi, o al massimo domani, sarà invece presentato il ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento di allontanamento della nave da Catania notificato al comandante della Humanity 1.
Nella prima fase dello sbarco di Reggio Calabria, l'equipaggio della "Rise Above" non è stato fatto scendere dalla nave in attesa che lo stesso fosse identificato dalle forze dell'ordine. Fonti delle forze dell'ordine, infatti, fanno sapere che occorreva verificare se, tra i marittimi a bordo dell'imbarcazione gestita dalla ong "Mission Lifelive", ci fossero persone non comunitarie per le quali ci potevano essere delle restrizioni. Eseguito l'accertamento e verificato che tutti i componenti sono comunitari, gli stessi hanno avuto la possibilità di scendere sulla banchina.
Stanno per arrivare nel porto di Catania gli ispettori dell'Usmaf per effettuare una rivalutazione dei migranti a bordo della Geo Barents, attraccata nel molo dieci. Lo conferma ai cronisti Medici senza frontiere.
"La situazione è drammatica, anticostituzionale che non rispetta anche le famiglie che sono su queste navi, che non rispetta il diritto fondamentale al soccorso della Convenzione di Ginevra quindi si spera che questa situazione si sblocchi e che l'Italia insieme all'Europa continui quel progetto di condivisione di solidarietà nei confronti dei migranti che sono richiedenti asilo e che sono rifugiati, l'identificazione non può essere fatta a bordo ma deve essere fatta a terra e anche con tutte le tutele di ogni persona". Così il presidente della Fondazione Cei Migrantes, mons. Giampaolo Perego.
"Help... help" urlano i migranti a bordo della Geo Barents. Sulla nave dell'Ong, attraccata nella banchina del molo dieci del porto di Catania, i naufraghi mostrano due cartelli, in uno c'è scritto "Help" e nell'altro "Disembark 4 all".
Nel corso dell'incontro con il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, "ho anche sottolineato la necessità di applicare le regole del diritto internazionale riguardo le navi umanitarie, tra cui la Ocean Viking, e ho ricordato che la Francia è al fianco dell'Italia nel quadro del meccanismo di solidarietà europeo". Lo scrive in un tweet la segretaria di Stato agli Affari europei, Laurence Boone, che ieri ha ricevuto a Parigi l'omologo italiano, Raffaele Fitto.
Non è stato possibile per i giornalisti, dopo che e' stato ultimato lo sbarco degli 89 migranti a bordo nel porto di Reggio Calabria, parlare con l'equipaggio della nave Rise Above gestita dall'Ong Mission Lifelive, che ha salvato i migranti e che, con loro, è rimasto per giorni al largo della costa orientale della Sicilia in attesa che gli venisse assegnato un porto. Le operazioni di sbarco si sono svolte nel massimo della tranquillità ma fino a questo momento le autorità italiane non hanno concesso ai componenti dell'equipaggio di scendere dalla nave.
È appena terminato al porto di Reggio Calabria lo sbarco degli 89 migranti arrivati in Italia a bordo della nave Rise Above gestita dall'Ong Mission Lifelive. Adesso i migranti attendono i pullman che li porteranno nella palestra di una scuola del quartiere Gallico, dove è stato allestito un centro di prima accoglienza in attesa del trasferimento sulla base del riparto nazionale stabilito dal ministero dell'interno. Tra i migranti ci sono una quarantina di minori, di cui 8 bambini in tenera età.
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A bordo della nave Rise Above, giunta dopo le 7:30 nel porto di Reggio Calabria, dalle prime notizie giunte dall'imbarcazione, tra gli 89 migranti vi sarebbero una quarantina di minori tra cui 8 bambini. I migranti provengono da Costa d'Avorio, Guinea Tunisia, Egitto, Camerun, Burkina Faso e Liberia.
E' stato presentato il ricorso dei legali della Humanity 1 al tribunale civile di Catania con cui si chiede al giudice di ordinare lo sbarco immediato dei 34 migranti rimasti ancora a bordo. E' stato inviato con il metodo telematico dal legale dell'Ong tedesca, l'avvocato Riccardo Camporicco. E' ancora in preparazione il ricorso che sarà presentato al Tar del Lazio contro il provvedimento che impone al comandante della nave di lasciare il porto di Catania con i migranti a bordo, disposizione che non ha una scadenza.
E' cominciato lo sbarco dalla nave Risi Above, arrivata nel porto di Reggio Calabria. A bordo vi sarebbero anche tre bambini di pochi mesi. Dalle indicazioni ricevute, dalla nave della ong Mission Lifeline sbarcheranno tutti i migranti. La Ong, infatti, ha ottenuto il "place of safety" dal Viminale e potrà sbarcare tutti in quanto il soccorso effettuato dalla nave dell'Ong tedesca è considerato dalle autorità italiane un evento "Sar", a differenza di quelli della Geo Barents e della Humanity 1.