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"Sea Eye non seguirà alcun codice di condotta illegale o qualsiasi altra direttiva ufficiale che violi il diritto internazionale o le leggi del nostro Stato di bandiera, nel nostro caso la Germania". Lo afferma Annika Fischer, membro del consiglio di amministrazione della Sea Eye, in merito al decreto del governo italiano sulle attività di salvataggio in mare dei migranti da parte delle Ong. "Rifiutiamo questo cosiddetto codice sulle Ong e temiamo che ciò possa portare a conflitti con le autorità italiane - aggiunge -. Ci aspettiamo che il governo tedesco ci protegga".