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In tre giorni in Italia sono sbarcate 2.954 persone. Al largo di Lampedusa si è rischiata una nuova tragedia dei migranti: a bordo del barchino c'erano 42 persone
Nei primi 3 mesi del 2023 sono sbarcati in Italia 17.952 migranti. È quanto emerge dai dati del Dipartimento della Pubblica sicurezza del Viminale. Nello stesso periodo dello scorso anno, gli sbarchi sono stati 5.976 mentre nel 2021 erano stati 5.995. Un aumento percentuale, rispetto allo scorso anno, del 194%. In tre giorni, dall'8 marzo ad oggi, in Italia sono sbarcate 2.954 persone. Al 7 marzo 2023, i minori non accompagnati giunti in Italia sono 1.965.
I numeri del Viminale sono confermati anche da Frontex, secondo cui il Mediterraneo centrale risulta la rotta più attiva nei primi due mesi di quest'anno per gli arrivi irregolari, con quasi 12mila attraversamenti, il doppio rispetto a un anno fa (+116%). Solo nel mese di febbraio, il numero di rilevamenti su questa rotta è triplicato rispetto a un anno fa, raggiungendo quota 7mila.
Intanto al largo di Lampedusa si è rischiata una nuova tragedia dei migranti. Nella notte di giovedì, infatti, un barchino con a bordo 42 persone, fra cui cinque donne e un minore, è affondato in acque Sar italiane. A prestare i primi soccorsi è stato l'equipaggio di un peschereccio tunisino; successivamente i militari della guardia costiera hanno recuperato i naufraghi. I superstiti hanno riferito che non ci sono dispersi, e hanno raccontato di essere partiti da Sfax, in Tunisia, mercoledì.
E sono complessivamente 1.869 i migranti giunti a Lampedusa giovedì, con 41 barche soccorse nelle acque antistanti l'isola o in area Sar dalle motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza. Un record mai raggiunto prima d'ora. Due barchini, con a bordo 46 e 41 migranti, sono riusciti ad approdare direttamente a terra fra la spiaggia della Guitgia e una cala vicina.
Dalla mezzanotte in poi sono stati registrati altri 14 sbarchi, con circa 605 migranti. All'hotspot di contrada Imbriacola, da dove sono stati trasferiti 750 ospiti, al momento ci sono oltre 3mila migranti.
È stato trovato il corpo di un altro minore vittima del naufragio del barcone carico di migranti avvenuto il 26 febbraio a Steccato di Cutro. Si tratta di un bambino di circa sei anni che giaceva sulla battigia, dove è stato trascinato dal mare. A trovare il corpo sono stati i vigili del fuoco e non, come appreso in un primo tempo, alcuni cittadini. Il corpicino è stato poi recuperato dai soccorritori acquatici degli stessi vigili del fuoco. È la 73esima vittima accertata del naufragio, la 29esima minorenne e la ventesima nella fascia d'età compresa tra 0 e 12 anni.
La sera di sabato 25 febbraio l'aereo Eagle 1 di Frontex non si limitò a inviare la segnalazione di un'imbarcazione che viaggiava in buono stato di galleggiabilità nello Ionio: fu girato anche un video dal quale non sono emersi elementi che potessero far ritenere che ci fosse una situazione di pericolo. Il video, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, dura diversi minuti, con l'aereo di Frontex che compie più sorvoli. Si vede il barcone che naviga senza alcuna criticità e non si nota alcuna presenza di migranti a bordo. Elementi che sono stati condivisi con tutti i soggetti coinvolti e che, in quel momento, non davano evidenze di un'imbarcazione carica di migranti o di una situazione di distress.
Intanto il Consiglio dei ministri ha varato un decreto legge che introduce una nuova fattispecie di reato per chi provoca la morte o lesioni gravi per il traffico di persone che prevede una pena fino a 30 anni di reclusione. L'Italia, inoltre, riserverà delle quote di accesso ai lavoratori che provengono dai Paesi che collaborano con Roma, ripristinando i decreti flussi con criteri e quote triennali, con alcune corsie preferenziali.
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