l'incidente in un parco nel 2023

Milano, a 5 anni investì e uccise con la bicicletta un'anziana: archiviazione per il padre del bambino

Il piccolo, in un parco pubblico e con il genitore accanto, stava imparando ad andare senza rotelle quando ha urtato e fatto cadere una 87enne a passeggio che è poi deceduta. L'incidente risale al 2023

12 Mar 2025 - 09:25
 © Ansa

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A 5 anni stava imparando ad andare in bicicletta senza rotelle, quando ha urtato e fatto cadere una 87enne a passeggio con un'amica, che poi è deceduta. Con lui c'era suo padre che era finito indagato per omicidio colposo. Era il maggio 2023 e l'incidente avvenne in un parco pubblico di Milano. Ora il giudice ha accolto la richiesta di archiviazione del pm.

Le motivazioni dell'archiviazione

 Come riporta Il Corriere della Sera, il gip di Milano Luigi Iannelli ha accolto la richiesta di archiviare la posizione del genitore, che camminava accanto al figlio in bici, avanzata dal pm Paolo Storari. Il pubblico ministero aveva ritenuto che in questo caso "la rapidità e sfortunata casualità dell'evento non consentiva al padre del bambino, pur a fianco, di intuire per tempo e/o di poter intervenire per scongiurare la disgrazia".

L'anziana stava passeggiando nel parco con un bastone, accompagnata da un'amica ultrasettantenne. L'investimento era stato accidentale. Sul momento le conseguenze dell'incidente non erano sembrate serie ma il padre del bimbo aveva insistito perché venisse chiamata l'ambulanza. Successivamente la situazione era precipitata: la donna prima perse conoscenza e poi morì in ospedale.

Con la decisione del gip è stata così ribadita la tesi del pm che ha confutato l'attribuzione della colpa all'indagato, nonostante una sentenza della Cassazione del 2010 "addebita al genitore la condotta omissiva di non aver adeguatamente sorvegliato l'attività del figlio, ritenuta intrinsecamente pericolosa in quanto potenzialmente in grado di provocare la caduta di soggetti deboli quali anziani e bambini".

Ma, in questa vicenda, pur essendo la bici "in mano a soggetto incapace di adeguarne l'uso alle condizioni del luogo", è stato stabilito che non tutto "è prevedibile ed evitabile" e che "ogni disgrazia" non può trasformarsi "in ingiustizia, con conseguente rifiuto del concetto di 'fatalità' e conseguente ricerca di una colpa a ogni costo".

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