Inutili i soccorsi

Milano, 28enne investito e ucciso da un'auto pirata | Il guidatore si costituisce: "Scappato per paura"

La vittima, portata al Niguarda in arresto cardiocircolatorio, è deceduta poco dopo

18 Set 2023 - 10:07
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A Milano un 28enne è morto, investito da un'auto pirata. L’incidente è avvenuto poco dopo le 04:00 in viale Jenner. La vittima è Vassil Facchetti, italiano nato a Ruse (Bulgaria) e residente a Settimo Milanese con la famiglia. Secondo le prime informazioni, il 28enne sarebbe stato investito mentre attraversava la strada fuori dalle strisce pedonali, nei pressi dell'incrocio con piazzale Maciachini. Portato al Niguarda in arresto cardiocircolatorio, è deceduto poco dopo. L'investitore si è poi costituito, giustificando così la sua fuga: "Sono scappato per paura".

Erano passate da poco le 4 quando il ragazzo, appena uscito da una discoteca in compagnia di un gruppo di amici, si è attardato e ha attraversato viale Jenner per cercare di raggiungerli, all'altezza del civico 4. Lì è stato investito dall'automobile, che si è poi dileguata.

Il pirata si costituisce: "Mi sono spaventato"

 Il pirata della strada, il 29enne Mohamed El Sharkawy, si è costituito dopo ore, nella serata di domenica, presentandosi ai carabinieri. "Mi sono spaventato, avevo paura e sono scappato, poi sono stato troppo male per quello che avevo fatto e ho deciso di confessare". È questa, in breve, la versione resa dall'investitore. Il guidatore, che aveva presentato nel corso della giornata anche una falsa denuncia per furto della sua auto, è stato interrogato dal pm Paolo Storari nelle indagini della polizia locale. Resta indagato a piede libero per omicidio stradale.

Stando a quanto si è saputo, l'uomo, che era in macchina con altre tre persone, ha detto di essersi accorto di aver travolto il giovane e di essere fuggito perché aveva "paura" delle conseguenze, anche perché, ha detto, "sono padre di due figli". Poi, ha raccontato di essere stato "troppo male per quello che avevo fatto" e ha deciso di ammettere le sue responsabilità. Sono state ascoltate anche le tre persone che erano in macchina con lui, le quali hanno messo a verbale di aver detto più volte al 29enne di fermarsi dopo l'incidente. Le indagini andranno avanti per ricostruire l'esatta dinamica dell'omicidio stradale.

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