la sentenza

Milano, cavo d'acciaio teso in mezzo alla strada: Alex Baiocco condannato a 3 anni

Il complice 18enne ha patteggiato due anni e 6 mesi, il terzo verrà giudicato dal tribunale dei minori 

16 Mag 2024 - 18:15
 © Carabinieri

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Poco prima che il giudice dell'udienza preliminare si ritirasse in camera di consiglio si sono detti pentiti e hanno chiesto scusa. Alex Baiocco, il 24enne che con altri due giovani aveva teso un cavo d’acciaio ad altezza d’uomo in viale Toscana a Milano lo scorso gennaio, è stato condannato a tre anni di reclusione nel processo con rito abbreviato che consente di ottenere lo sconto di un terzo della pena. 

© Tgcom24

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Chiesta la scarcerazione

 L'amico Michele Di Rosa, 18 anni, ha invece patteggiato 2 anni e 6 mesi. Il pm di Milano Enrico Pavone, che aveva chiesto per entrambi il rito immediato, aveva proposto per il 24enne una pena a tre anni quattro mesi. Per il terzo complice, 17enne, procede il Tribunale dei Minori. Dopo la decisione, l'avvocato Gaetano Giamboi, difensore di Di Rosa, ha chiesto la revoca della misura cautelare: "il ragazzo sta facendo un percorso - ha spiegato il legale - e ha dimostrato di voler cambiare. Grazie ai servizi sociali di Cologno Monzese, ha trovato un lavoro come pasticcere". La difesa di Baiocco ha chiesto invece la scarcerazione. Il terzo partecipante alla folle "bravata" è minorenne e verrà giudicato dal Tribunale per i minori.

La "bravata" e l'arresto

 L'automobilista era rimasto illeso Ai carabinieri che lo aveva fermato insieme ai suoi amici, Baiocco aveva detto di aver agito "per noia", spiegando che volevano soltanto fare un "gioco". Nella notte tra il 3 e il 4 gennaio avevano teso la fune d'acciaio ad altezza d'uomo tra un tra un albero e una pensilina dell'Azienda Trasporti. Di quel gesto irresponsabile era rimasta vittima solo un autovettura, i cui passeggeri erano rimasti illesi. L'allarme era stato dato da un testimone, che dalla finestra del palazzo di fronte aveva notato i tre stendere il cavo e aveva chiamato il 112: “Ho visto una macchina centrarlo in pieno, il palo a cui era legato piegarsi e i tre che ridevano”. Baiocco, che aveva già dei precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, era stato fermato subito mentre i suoi due complici erano riusciti a fuggire a bordo di uno scooter. 

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