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Avevano "il fine ultimo di divertirsi" i due giovani arrestati a gennaio a Milano per avere teso un cavo d'acciaio ad altezza uomo in strada. Lo scrive il gup nelle motivazioni della sentenza che ha condannato il 24enne Alex Baiocco a tre anni di reclusione nel processo con il rito abbreviato. Il giudice ha sottolineato "il perverso piacere, tipico del branco, di danneggiare gratuitamente il prossimo".