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L'edificio di due piani, non lontano dal Palazzo di Giustizia di Milano, era stato dichiarato inagibile. Esclusa la presenza di persone sotto le macerie
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A Milano è crollata una palazzina di due piani dove erano in corso dei lavori di ristrutturazione. L'edificio, in via Amatore Sciesa, era dunque disabitato. Non affacciando su una strada, ma essendo situato all'interno di un caseggiato, non è stato necessario evacuare. La palazzina era stata dichiarata inagibile ed è crollata su se stessa intorno alla mezzanotte. "Ho sentito un rumore e visto polvere nel cortile, poi il boato fortissimo del crollo", ha riferito un testimone oculare.
La palazzina si trova in una zona di pregio, vicino al palazzo di Giustizia di Milano. Inizialmente si è parlato di una fuga di gas, ipotesi che però sembra stata scartata dagli investigatori. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono giunti anche ambulanze del 118 e polizia.
Nonostante l'edificio non fosse abitato, nelle prime ore dopo il collasso forze dell'ordine e unità cinofile si sono attivate nella ricerca di potenziali feriti o dispersi sotto le macerie.
"Prima ho sentito come una fuga d'acqua e affacciandomi ho visto della polvere nel cortile interno". È il racconto di Fabrizio, che vive in un appartamento con affaccio sul cortile dove è crollata la palazzina. I lavori, ha riferito, erano iniziati da un paio di settimane. Poi poco prima di mezzanotte, i rumori e il boato del crollo della palazzina che è praticamente implosa. "Mi sono spaventato", ha sottolineato il cittadino. "Dopo dieci minuti ho sentito un rumore di qualcosa che cadeva, come quando si svuota il vetro nella spazzatura. Dopo trenta secondi, il boato molto forte del crollo".