Battaglia nel salotto buono del capoluogo lombardo per accaparrasi gli spazi commerciali più prestigiosi
Aste da record per i negozi in Galleria a Milano. Dior paga 5 milioni all'anno, Versace si prende un negozio dopo 38 rilanci e Fendi si aggiudica quello di Armani per un affitto annuale di ben 2,5 milioni. Il metodo dell'asta con incanto introdotto per la prima volta in galleria a novembre per lo spazio Telecom sta dimostrando di essere un'ottima mossa. E il comune di Milano vede le proprie casse riempirsi.
Una vera e propria gara per aggiudicarsi degli spazi in galleria a Milano. Le case di moda lottano a suon di milioni per avere un negozio nel salotto buono che si affaccia sul Duomo. Dior si è aggiudicata all’asta la boutique occupata attualmente da Versace per la cifra record di 5 milioni e 50mila euro, l’affitto più alto del «Salotto» sia in assoluto che in proporzione ai metri quadri occupati. Fendi soffia invece il posto ad Armani dopo 28 rilanci e un testa a testa contro Prada. La griffe ha bloccato il prezzo e vinto il match a quota 2 milioni e 450mila euro.
"Il meccanismo dell’asta all'incanto si sta rivelando assai redditizio per il Comune - commenta l’assessore al Bilancio Roberto Tasca -. La Galleria è sempre più attrattiva e l'arrivo dei grandi marchi internazionali, inseriti in un mix di tradizione e modernità, testimonia il nostro sforzo sul settore dei servizi pubblici. Ciò testimonia che se si spende bene si creano le condizioni per avere entrate da investire sulla città". Si tratta del primo esperimento del genere tra gli enti pubblici italiani. Già nel 2019 Palazzo Marino ha incassato dalla Galleria circa 40 milioni di euro. E visto che sono in scadenza gli affitti di altri 20 negozi, le cifre di partenza delle aste fanno sperare di superare quella cifra.