Secondo Arcigay sono stati oltre 350mila i partecipanti alla manifestazione. Assente l'associazione ebraica Lgbt. Schlein: "Italia ancora indietro sui diritti"
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Una parata arcobaleno per le vie della città. Così Milano ha celebrato il Pride 2024. Il corteo è partito da piazza della Repubblica con canti, danze e molti striscioni con il motto "Liber* di essere". Decine di migliaia di persone hanno sfilato verso l'Arco della Pace, dove sono andati in scena anche gli interventi istituzionali delle autorità. Presenti i carri di partiti, formazioni e sindacati: dal Pd, con la segretaria Elly Schlein, a M5s, dalla Cgil ai Sentinelli.
Oltre 350mila, secondo gli organizzatori dell'Arcigay, i partecipanti al Pride di Milano. Dopo i discorsi istituzionali all'Arco della Pace, spazio alla musica con tanti artisti come Orietta Berti, Clara, Michele Bravi, Ricchi e Poveri, Big Mama, Francesca Michielin. Il carro di apertura quest'anno era formato da un gruppo di cargo bike, un progetto di Cig Arcigay Milano al quale hanno collaborato tante parti della comunità ciclistica milanese. Anche la cantante Elodie è comparsa tra la marea arcobaleno, abbandonandosi alla festa e partecipando a balli scatenati in mezzo alla folla.
"Visto che non viene lo abbiamo portato noi consiglieri d'opposizione". Al Pride è spuntato un cartonato che ritrae il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. A portarlo alcuni consiglieri di minoranza, tra cui Pierfrancesco Majorino del Pd, e Luca Paladini di Patto Civico. Le opposizioni avevano presentato in Consiglio regionale una mozione del Patto Civico, a prima firma proprio di Paladini, per chiedere una presenza istituzionale della Regione al corteo. Nella mozione, che è stata respinta, si chiedeva che un membro della Giunta o del Consiglio regionale fosse presente al Pride con la fascia istituzionale della Regione Lombardia. Presente anche un finto cardinale, con tanto di abiti rosso porpora, che sventolava una bandiera del Vaticano con scritto "frociaggine". Riprendendo le parole di Papa Francesco sulla presenza di omosessuali nei seminari.
"Il tuo mondo è all'incontrario", recitava un altro slogan di protesta contro il generale Roberto Vannacci che in più occasioni ha utilizzato parole discriminatorie. "Gli stessi omosessuali si definiscono non normali", aveva dichiarato a marzo il neo eurodeputato.
Keshet Italia, associazione ebraica Lgbt, aveva invece annunciato che non parteciperà al Pride milanese per ragioni di sicurezza a causa delle recenti polemiche. In altre parole, i rappresentanti hanno fatto capire di temere per la loro incolumità fisica. Nonostante ciò, sono presenti altri esponenti della comunità ebraica. Tra questi il direttore del museo della Brigata ebraica Davide Romano e il giornalista Klaus Davi, che hanno deciso di sfilare nonostante il rifiuto di Keshet Italia. Ciò che veniva contestato a Milano è uno degli slogan scelto dal corteo, "Cessate il fuoco a Gaza", con l'uso del termine genocidio utilizzato per descrivere ciò che accade nella Striscia. Gli esponenti della comunità ebraica hanno sfilato con il carro di "Certi diritti", organizzato insieme a Più Europa e associazione Radicale Enzo Tortora. Sul carro era esposto anche il cartello con la scritta "Jews are Welcome", con lettere color arcobaleno.
"I diritti Lgbt sono fondamentali e come tali vanno riconosciuti. Una giornata di orgoglio e di visibilità per le battaglie dei diritti, a partire da quello per una legge contro la omobilesbotransfobia. Continua a essercene bisogno davanti alle tante e troppe aggressioni e discriminazioni che queste persone vivono ogni giorno. Durante questo anno e mezzo di governo Meloni l'Italia è scivolata alla 36esima posizione su 48 nella classifica sui diritti Lgbt", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein. "Non lo possiamo accettare, vogliamo portare l'Italia nel futuro e pienamente in Europa. Vogliamo il matrimonio egualitario perché l'amore non si discrimina e non lasceremo decidere alla destra chi abbiamo il diritto di amare. Serve una legge per non lasciare soli i sindaci sul riconoscimento delle coppie omogenitoriali. Al G7 si è persa un'occasione per colpa del governo italiano, mancano le parole identità di genere e orientamento sessuale nella dichiarazione finale. Un passo indietro clamoroso".
Il Milano Pride è "un abbraccio collettivo che ci spinge a combattere ogni forma di odio con ancora più determinazione", ha invece osservato il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un video messaggio. Il primo cittadino non ha infatti potuto partecipare alla parata. "Milano è una città aperta, internazionale e attrattiva anche alla sua comunità Lgbtqia+. Lottiamo insieme fianco e fianco e mano nella mano per una società più libera e più giusta. Sfilare al Pride ha senso, testimonia il mio credo politico ed è ed divertente, anche se quest'anno non posso esserci. È la festa della comunità Lgbtqia+ e di ogni persona che crede nei diritti fondamentali, senza discriminazioni".