Da Arisa a Carlo Cracco: tanti i personaggi pubblici che si sono schierati per il salvataggio della storica balera
Dodicimila persone hanno firmato un appello online ("Salviamo la sala Venezia - Circolo Combattenti e Reduci") per salvare Sala Venezia a Milano, storica balera nei locali del circolo dell'Associazione nazionale combattenti e reduci di via Cadamosto, sotto sfratto dall'8 aprile. Insieme alla petizione, è partita la campagna social #salviamolasalavenezia, luogo storico della città, dove gli anziani possono giocare a carte, ballare, bere un caffè, pranzare, cenare. Da Arisa a Carlo Cracco: tanti i personaggi pubblici che si sono schierati per il salvataggio della storica balera.
La petizione - La petizione è stata lanciata da Antonio Di Furia, presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, che gestisce il Circolo dal 1987 e che ha ricevuto dall'Agenzia del Demanio uno sfratto che sarà da eseguire l'8 aprile. "Milano non può perdere un luogo così prezioso per la città e i suoi abitanti: per questo - si legge nell'appello su change.org - chiediamo il vostro aiuto per sensibilizzare l'Agenzia del Demanio nella persona del Direttore Regionale Ing. Luca M. Terzaghi, la Questura di Milano nella persona del questore Giuseppe Petronzi, la Regione Lombardia nella persona del Presidente Attilio Fontana e il Comune di Milano nella persona del sindaco Beppe Sala".
La balera - Per capire la vicenda occorre precisare che gli spazi, di proprietà del Viminale e dati in concessione fino all'8 aprile, ora sono destinati a diventare archivio della Questura. La balera era nata nel secondo dopoguerra come circolo ricreativo per anziani e negli Anni 90 si è aperta alle nuove generazioni.
Un luogo di convivialità che negli anni è diventato punto di incontro tra generazioni diverse, oltre che locale amato da molti artisti e persone note, da Maurizio Cattelan a Malika Ayane, da Syria a Victoria Cabello. "La Sala Venezia - ha scritto quest'ultima su Instagram -, uno dei luoghi più rappresentativi della storia e della cultura di Milano, punto di incontro tra giovani e anziani, ha ricevuto dall’Agenzia del Demanio uno sfratto da eseguire l'8 aprile 2021 e la cosa assurda è per essere trasformato in un archivio della Questura. Aiutaci firmando la petizione e a diffondere l’appello su Instagram o Facebook inserendo il link accompagnato da un tuo ricordo o un video appello utilizzando l'hashtag".
Sala: "Troveremo una soluzione" - Anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala è intervenuto sulla vicenda. "Possiamo provare a offrire alla Questura un nostro spazio, alternativo a quello occupato da Sala Venezia. Anche il Demanio può cercare di fare la stessa cosa. Non è cosa semplice, ma garantisco il mio impegno per trovare una soluzione", ha scritto sui social. "Tanti milanesi, giovani e meno giovani, mi hanno chiesto di intervenire su Sala Venezia - ha aggiunto - Si tratta di uno stabile che non è nostro, ma del Ministero dell'Interno e in uso alla Questura", ma, ha concluso "garantisco il mio impegno per trovare una soluzione".