Il 77% delle 268 domande arrivate da gennaio al Comune proviene da persone fermate per guida in stato d'ebrezza o per droga
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Per alcuni reati del Codice della strada la pena detentiva o pecunaniaria può essere sostituita con lavori di pubblica utilità. Servizi socialmente utili che i colpevoli svolgono, presso enti e associazione, aiutando la cittadinanza. Nel comune di Milano, nei primi dieci mesi dell'anno, sono arrivate 268 richieste e più di 200, circa il 77%, proviene da persone fermate per guida in stato d'ebrezza e sotto l'effetto di droghe.
Sono circa 1.500 le patenti ritirate in Lombardia ogni anno, dopo i controlli dell'alcol test, e sempre più persone richiedono di svolgere lavori sociali per espiare la pena. Giardinieri, bibliotecari, assistenti in centri per disabili e anziani: decine le tipologie d'impiego che si possono svolgere per pagare il debito con la giustizia.
Un sistema basato sulla rieducazione del condannato e su un servizio di pubblica utilità. Decine gli enti convenzionati con il Comune ma i posti disponibili non sono sufficienti per soddisfare tutte le domande. Dopo i colloqui iniziali, bisogna valutare se il lavoro che propone la struttura è compatibile con il soggetto richiedente e verificare che gli orari di lavoro combacino con la disponibilità di ambo le parti. Attualmente a Milano sono stati avviati 58 percorsi di reinserimento, 28 dei quali per chi è stato trovato in stato di ebrezza sulla strada e che dovrà prestare servizio per un intero giorno di lavoro ogni 250 euro di pena pecuniaria.