© Facebook | Christian Di Martino, il viceispettore di polizia accoltellato a Milano
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Il poliziotto intervenne durante il lancio di pietre sui treni in corsa e venne accoltellato tre volte al torace e all'addome
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E' stato condannato a 12 e 2 mesi e 150mila euro di risarcimento il 37enne marocchino Hasan Hamis che, nella notte tra l'8-9 maggio 2024, aggredì e tentò di uccidere il vice ispettore della polizia di Stato Christian Di Martino alla stazione Lambrate di Milano. La sentenza arriva al termine del processo con rito abbreviato. La procura aveva chiesto una condanna a 13 anni e 4 mesi per tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di arma, lesioni su altri due poliziotti e su un passante, false attestazioni e attentato alla sicurezza dei trasporti per aver lanciato pietre e sassi contro i treni in corsa.
Il poliziotto, cognato del terzino dell'Inter Federico Di Marco, intervenne durante il lancio di pietre sui treni in corsa e venne accoltellato tre volte al torace e all'addome finendo ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Niguarda di Milano e dimesso dopo 20 giorni.
La gup ha condannato Hasan Hamis anche all'espulsione dall'Italia dopo aver scontato la pena e al pagamento immediato di una provvisionale da 5mila euro. "Non possiamo dirci soddisfatti - commenta il legale del poliziotto parte civile, avvocato Massimo del Confetto dello studio legale Lexalent - perché Di Martino andrà in giro tutta la vita con un rene solo e non essendo prevista la copertura assicurativa non prenderà un euro essendo l'imputato nullatenente". "Non esiste alcuna tutela patrimoniale - conclude l'avvocato - per gli accadimenti durante il servizio".