DOPO GLI INSULTI

Minacce No vax, Bassetti a Tgcom24: "Procedere come contro i terroristi" | Otto persone denunciate

L'infettivologo: "Non posso avere paura di uscire di casa semplicemente perché invito la gente a vaccinarsi: oggi il vaccino è l'unica risposta contro il virus"

31 Ago 2021 - 16:58

"Contro le minacce e gli insulti dei No vax lo Stato deve reagire con fermezza. Chi delinque va perseguito penalmente: la magistratura deve procedere come contro i terroristi". L'infettivologo Matteo Bassetti, da tempo bersaglio dei militanti No vax, lo ha detto a Tgcom24 spiegando: "Non posso avere paura di uscire di casa semplicemente perché invito la gente a vaccinarsi: oggi il vaccino è l'unica risposta contro il virus". 

La risposta alla piazza non può che venire dalla scienza - ha proseguito - e lo Stato dovrebbe avere un atteggiamento molto fermo e duro. Queste persone, se hanno commesso dei reati, vanno perseguite con processi rapidi e pene esemplari".

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Otto persone denunciate per minacce a Bassetti Intanto otto persone sono state identificate e denunciate dalla Digos di Genova per le minacce via social a Bassetti. Il professore negli ultimi mesi ha presentato, tramite il suo legale Rachele De Stefanis, una ventina di querele per i continui attacchi. Per Basseti, già da dicembre, era stata disposta la sorveglianza dinamica. Le prime denunce erano scattate ad aprile quando gli investigatori della Digos avevano individuato due 50enni, uno residente a Trieste e uno a Cosenza. Dopo i primi episodi a dicembre era stata disposta la sorveglianza dinamica per il docente universitario con passaggi di forze dell'ordine sotto casa e al San Martino.

Al vaglio della Procura di Genova, oltre alle minacce, ci sarebbe anche il reato di stalking che potrebbe essere contestato ai no vax e no green pass che nelle ultime ore hanno alzato il livello di insulti e minacce via social e via telefono. Il reato, se contestato, consentirebbe anche di intervenire con l'applicazione di misure cautelari come il divieto di avvicinamento alla persona offesa o, nei casi più gravi, agli arresti domiciliari. 

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