Che cos'è la febbre dengue
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Nella circolare si invita a formare il personale sanitario, fornendo indicazioni anche ai cittadini. In Brasile superata la soglia dei 2 milioni di casi: mai così tanti in un solo anno da più di un ventennio
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Il ministero della Salute, in una circolare inviata alle Regioni, invita a potenziare la sorveglianza contro la dengue, implementare le bonifiche e formare il personale sanitario, fornendo indicazioni anche ai cittadini. Si dovrà provvedere alla predisposizione, previa programmazione, di misure locali di monitoraggio e di contrasto dei vettori; individuare tutti i potenziali siti a rischio di introduzione di nuove specie di zanzare invasive; provvedere alle attività per una corretta comunicazione che aumentino la consapevolezza del rischio dengue in ambito pubblico. Previsti controlli anche nelle donazioni di sangue.
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Queste indicazioni sono state fornite alle Regioni in vista della stagione dii maggiore circolazione della zanzara tigre e alla luce di quanto sta avvenendo nelle Americhe con un aumento particolarmente grave dei casi. La circolare, firmata dal direttore della prevenzione Francesco Vaia, invita le Regioni a predisporre tutte le misure previste dal Piano nazionale di prevenzione (Pna). In particolare si chiede di potenziare la sorveglianza dei casi umani di dengue (i sintomi e gli effetti della malattia infettiva sull'uomo) su tutto il territorio nazionale, soprattutto in termini di tempestività, di rispetto dei flussi di comunicazione e sensibilizzando gli operatori sanitari, tra cui pediatri di libera scelta e medici di medicina generale, per permettere la rapida identificazione dei casi.
Per il ministero è anche necessario implementare le azioni di bonifica ambientale previste mirate a ridurre i siti di proliferazione e di riparo per le zanzare come ad esempio la rimozione dei potenziali focolai larvali, la pulizia e la manutenzione di quelli inamovibili e lo sfalcio della vegetazione incolta. Serve inoltre provvedere alla predisposizione di misure locali di monitoraggio e di contrasto dei vettori e "individuare tutti i potenziali siti a rischio di introduzione di nuove specie di zanzare invasive, quali Aedes aegypti, e predisporre tutte le misure di sorveglianza e controllo atte a prevenire e contrastare il possibile ingresso e successiva diffusione di questi potenziali vettori di arbovirosi".
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Per quanto riguarda la formazione del personale si indica di provvedere all'aggiornamento in tema di dengue, così come di altre arbovirosi considerate nel Pna, per diretti al personale sanitario, operatori addetti allo svolgimento degli interventi pulizia, sanificazione e disinfestazione e alla cittadinanza, "al fine di creare la situazione ottimale per l'attivazione di misure utili al contrasto ai vettori e alla prevenzione dell'esposizione alle punture e per l'identificazione tempestiva dei casi di infezione".
Ma il ministero indica anche la necessità di "provvedere alle attività per una corretta comunicazione che aumentino la consapevolezza del rischio dengue in ambito pubblico (scuole, aree urbane, luoghi ricreativo-sportivi ecc) e tra gli operatori sanitari e che incoraggino comportamenti attivi di prevenzione e controllo dei vettori, a livello individuale e nella comunità". Nell'atto si fa riferimento anche i controlli che dovranno essere fatti per la donazione di sangue donazioni di sangue/emocomponenti (compreso il sangue cordonale) e di organi, tessuti e cellule comprese le cellule staminali del sangue periferico e midollare.
Il Brasile ha superato la soglia dei 2 milioni di casi di dengue nel 2024, un record storico, secondo un rapporto pubblicato dal ministero della Salute. Il Paese ha registrato 2.010.896 casi, compresi quelli confermati e quelli sotto indagine, con un coefficiente di incidenza di 990,3 casi per 100.000 abitanti, ha riferito il gruppo di monitoraggio del ministero. I decessi confermati sono 682 e altri 1042 sono in fase di indagine. Secondo le autorità, il Brasile non ha registrato un numero cosi' elevato di casi in un solo anno da più di un ventennio.
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