Il fermo dell'uomo è arrivato dopo l'autopsia sul corpo della 46enne
Dietro la morte di Alessandra Perini, 46enne di Modena, morta due settimane fa in seguito a un incidente domestico, potrebbe nascondersi una realtà ben più triste. A rivelarlo gli elementi emersi dall'autopsia, che hanno portato all'arresto del marito, Davide di Donna, fornaio di 50 anni. L'uomo aveva riferito ai medici dell'ambulanza, sulla quale Alessandra è deceduta, di problemi di salute, malori e cadute dalle scale.
Presunte violenze - E' un dramma nel dramma quello emerso dalla vicenda di Alessandra Perini, una casalinga di 46 anni e madre di due figli, morta due settimane fa in seguito a quello che si pensava essere un incidente domestico. Dietro alla scomparsa di questa donna si nasconderebbero violenze domestiche e lunghi silenzi.
La vicenda - Davide Di Donato aveva telefonato al 118 la sera del primo ottobre. Durante la sua richiesta d'aiuto ai medici, l'uomo aveva accennato a problemi di salute, malori e una caduta dalle scale. Al momento dell'incidente, in casa erano presenti anche i due figli della coppia.
All'arrivo dell'ambulanza, il personale sanitario ha immediatamente pensato potesse trattarsi di altro. Durante la corsa verso l'ospedale, Alessandra muore ed è grazie all'autopsia che emerge una realtà ben diversa da quella descritta dal 50enne.
I risultati dell'autopsia - Il decesso della donna è stato causato da un'emorragia cerebrale, conseguente a un trauma al capo con evidente ferita, che ha influito sul quadro cardiaco. Questo trauma risalirebbe a diverse ore prima della telefonata al 118, "anche fino a 48 ore prima", ha precisato il procuratore aggiunto Giuseppe Di Giorgio.
Di Giorgio ha anche spiegato che "se la donna fosse stata portata subito al pronto soccorso, i sanitari avrebbero applicato immediatamente il protocollo corretto ed eseguito una tac" e quindi forse si sarebbe salvata.
Le indagini - Proseguono quindi le indagini della Procura di Modena. La dinamica è ancora da chiarire, ma l'ipotesi è che di Donato abbia colpito la moglie, facendola cadere. Per questo, per il 50enne è scatta l'esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura con l'ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale. Sono in corso accertamenti e saranno necessari sopralluoghi dei carabinieri nella casa di Pavullo, che attualmente è sotto sequestro.
Il silenzio - Ma, secondo la Procura, a colpire maggiormente è il silenzio che circonda tutta questa vicenda. "Un silenzio rotto solo dopo il decesso da un corpo che "parla". Stiamo valutando l'ipotesi di altre violenze precedenti a fronte dei segni che sono stati riscontrati", ha aggiunto Di Giorgio.