Numerose le chiamate ai vigili del fuoco. Al momento non si segnalano danni a persone o cose
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Un scossa di magnitudo 4.6 è stata registrata in provincia di Campobasso, in Molise. Il sisma è stato chiaramente avvertito anche in alcune zone della Campania, della Puglia, dell'Abruzzo e del Lazio. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco. Al momento non si segnalano danni a persone o cose.
Qualche crepa sui muri è stata segnalata in alcuni Comuni. A Campobasso scene di panico in strada, traffico in aumento, grande spavento, persone in pigiama e persino con valigia al seguito. Parcheggi e aree di sosta sono stati riempiti in poche decine di minuti da residenti che in pigiama e con borsoni di fortuna e coperte al seguito hanno deciso di trascorrere la notte fuori per paura di rientrare in casa. Alcuni sindaci stanno decidendo la chiusura delle scuole per mercoledì. A Campobasso gli istituti saranno chiusi per verifiche.
"La gente è uscita di casa in pigiama, di corsa, c'è un grande spavento anche per il problema della frana del 2017 che ha compromesso già la stabilità della parte alta del paese". Lo ha dichiarato il sindaco di Civitacampomarano, in provincia di Campobasso, Paolo Manuele, in sopralluogo con il tecnico del Municipio per verificare eventuali crolli che al momento non si registrano nel borgo-museo del Molise, dove è interdetta la parte alta per la frana del 2017.
Secondo i dati dell'Ingv, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il sisma ha avuto ipocentro a 23 chilometri di profondità ed epicentro nei pressi di Montagano a pochi chilometri da Campobasso. I Comuni entro 20 chilometri dall'epicentro sono, oltre a Montagano, Ripalimosani, Limosano, Sant'Angelo Limosano, Matrice, Petrella Tifernina, Castropignano, Oratino, Fossalto, San Biase, Campobasso, Castellino del Biferno, Campolieto, Torella del Sannio, Lucito e Civitacampomarano.
Da alcuni giorni in Molise sono state avvertite dalla popolazione scosse di terremoto di lieve entità, ma ravvicinate. La più forte, di magnitudo 3.1, con epicentro a Sant'Elia a Pianisi (Campobasso), preceduta da una sequenza sismica, il 24 marzo, di otto scosse tra Sant'Elia e Ripabottoni. Un'altra, di magnitudo 3.0, all'1:35 di lunedì 27 marzo con epicentro a Vastogirardi (Isernia), in Alto Molise, avvertita in molti Comuni dell'Isernino. Era stata preceduta da due scosse, di magnitudo 2.4 e 2.7, con epicentro sempre a Vastogirardi nella mattinata di domenica, la prima alle 6:09 e la seconda dopo un minuto, alle 6:10. In sostanza, tutto il territorio molisano eèa rischio sismico.
La forte scossa è stata chiaramente avvertita in tutta la confinante provincia di Benevento. Numerose le segnalazioni da vari Comuni del Sannio. Paura tra la gente, ma al momento nessuna notizia di danni. La scossa è stata percepita nel resto della Campania: anche a Napoli, in modo più distinto ai piani alti dei palazzi.