Denunciati una donna di 54 anni e il figlio di 20, ma loro si difendono: "Nessuno sparo, non c'era nemmeno il caricatore. Ma siamo esasperati"
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I carabinieri di Monterotondo (Roma) hanno denunciato una donna di 54 anni e suo figlio di 20 anni per lesioni personali ed esplosioni pericolose. Madre e figlio, secondo l'accusa, avrebbero sparato con una pistola e un fucile ad aria compressa davanti al liceo statale "Gaio Valerio Catullo" venerdì mattina durante una protesta inscenata dagli studenti all'esterno dell'istituto prima dell'orario di ingresso. Tre studenti sono stati colpiti riportando ferite lievi e sono stati curati sul posto.
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Madre e figlio, che abitano nelle immediate vicinanze del liceo, a quanto pare si lamentavano per il fatto che la manifestazione degli studenti impediva il passaggio dei loro veicoli. In un video pubblicato su Welcometofavelas si vede la donna, con un giubbotto scuro e pantaloni rossi, scendere in strada e discutere con gli studenti, e quindi estrarre la pistola mentre sullo sfondo bruciano i fumogeni accesi dai ragazzi.
La donna però si difende, e al Messaggero racconta che "nessuno ha sparato, la pistola che avevo in mano io era senza caricatore e il fucile di mio figlio è ad aria compressa, non ci sono proiettili di nessun tipo". E sottolinea che si è trattato di un gesto dettato dall'esasperazione: "Non ce la faccio più. Fanno troppo rumore, tutti i giorni è così: mi esasperano". E anche la preside del liceo conferma che la vicenda "va avanti da tempo. Spesso in passato la signora aveva citofonato a scuola e chiamato i carabinieri perché non poteva uscire dal cancello" di casa sua a causa delle manifestazioni studentesche.
E anche ai carabinieri, che hanno sequestrato le armi, la donna ha ribadito che "non possiamo sapere se, visto il lancio dei petardi, i ragazzi si siano fatti male da soli con i fuochi. Avevo in mano una pistola a pallini senza neanche il caricatore. Non sono una criminale".