Statue rotte e sfregi sulle mura del Colosseo, a Roma
© Ansa
© Ansa
L'episodio del celebre anfiteatro sfregiato da un turista inglese ha sollevato centinaia di commenti di sdegno. Ma nel Belpaese l'atto vandalico non è stato un caso isolato
Colosseo, Roma © tripadvisor
La storia dei turisti inglesi che hanno "sfregiato" il Colosseo di Roma, incidendo i loro nomi sulle mura del celebre anfiteatro, ha suscitato negli scorsi giorni l'indignazione di tutti gli italiani. Dopo le indagini avviate dalla Procura della Repubblica della capitale, i due sono stati identificati, e ora rischiano una maximulta da almeno 15 mila euro e il carcere fino a cinque anni. Ma l'atto vandalico non è stato un caso isolato per il Belpaese.
Statue rotte, vernice spray sui dipinti o monumenti, atti "osceni" in prossimità di opere: gli italiani hanno spesso assistito a episodi di scarso rispetto nei confronti di uno dei patrimoni artistici ritenuti tra i più notevoli al mondo. Proprio il Colosseo, in realtà, già nel 2014 era stato al centro delle polemiche a causa di un turista russo che aveva inciso con un sasso, questa volta su un muro interno, una grossa lettera "K" larga 17 centimetri e alta 25. L’uomo era stato condannato per direttissima a quattro mesi di reclusione e a pagare una multa di 20 mila euro entro tre mesi.
© Ansa
La grossa lettera "K" incisa sul Colosseo, nel 2014, da un turista russo
La lista degli atti vandalici continua sempre nella capitale, dove a ottobre del 2022 un turista statunitense ha danneggiato due sculture all'interno dei Musei vaticani, urlando di "voler incontrare Papa Francesco". Di fronte all'arrivo degli agenti e dei custodi del museo, l'uomo aveva fatto fatica a fornire una reale motivazione per il suo gesto, mostrando chiari segni di disagio psicologico. Prima di essere scaraventate a terra, le sculture erano ancorate alle mensole, presupponendo un gesto di forza non indifferente da parte dell'allora imputato. Indimenticabile, poi, il gesto degli attivisti di Ultima Generazione, che sempre nel 2022 hanno imbrattato con una zuppa di verdura l'opera "Il seminatore" esposta a Palazzo Bonaparte, nell'ambito della mostra dedicata all'artista.
© Ansa
© Ansa
Spostandoci in Campania, ad agosto dello stesso anno, invece, un turista australiano di 33 anni è stato beccato mentre andava in giro in scooter negli scavi di Pompei. Era riuscito a entrare con il veicolo senza farsi notare dalla sorveglianza attraverso il varco di Porta Vesuvio, dove gli addetti erano impegnati in attività di routine. Quando è stato fermato dalle forze dell'ordine, si è scusato dicendo di non sapere che in quei viali fosse vietata la circolazione ai mezzi non autorizzati.
© sito ufficiale
A Treviso, nel 2020, un turista austriaco causò un danno non indifferente a una scultura di Antonio Canova, la "Paolina Borghese", custodita nel museo di Possagno. La denuncia arrivò da Vittorio Sgarbi, che della "Fondazione Antonio Canova" è il presidente. "Un incosciente turista austriaco ha ritenuto di mettersi in posa per una foto sedendosi sulla Paolina Borghese, spezzandole le dita del piede - aveva raccontato - Lo sfregio a Canova è inaccettabile".
Ma uno degli episodi più clamorosi riguarda la capitale dell'arte italiana: Firenze. Qui, nel 2012, una coppia di giovani è stata ripresa nel corso di un rapporto sessuale in prossimità della statua di Dante in piazza Santa Croce. La coppia era distesa a terra con nonchalance, mentre i passanti attoniti filmavano e fotografano la scena. Le immagini divennero subito virali.
© Ansa
La coppia dei turisti a Firenze