E' un'iniziativa che si ripete per il secondo anno consecutivo contro la "sessualizzazione del corpo femminile" e la "mascolinità tossica". L’auspicio è quello di incidere nella realtà di tutti i giorni
Nel liceo classico Zucchi di Monza, almeno per un giorno, anche gli uomini indossano la gonna. E' una sorta di protesta, che si ripete per il secondo anno consecutivo, contro la "sessualizzazione del corpo femminile" e la "mascolinità tossica". L'iniziativa, che si chiama "Zucchigonna" è nata dall’idea di alcuni studenti e studentesse dell’ultimo anno, ispirandosi a simili esperienze portate avanti in particolare all’estero: "Per un ambiente più inclusivo", si legge sul profilo Instagram
L'intento, come spiegato direttamente dai ragazzi , è quello di "manifestare il desiderio di vivere in un luogo in cui sentirsi liberi di essere ciò che si è, e di non essere definiti dai vestiti che si indossano". Gli studenti hanno per questo scelto le gonne: indumento tipicamente indossato dalle ragazza, che finisce "spesso al centro di scambi di idee riguardo al loro essere appropriate rispetto al contesto".
L’auspicio è quello di incidere sul piano della realtà di tutti i giorni: "Quello che mi preme - spiega Rosalia Natalizi Baldi, preside dell’istituto - è che queste idee di rispetto e di condanna verso la disparità di genere vengano mantenute e applicate sempre, nella loro quotidianità e in futuro, in tutte le occasioni della vita. La vera lotta, secondo me, è rivolgersi alle compagne guardando al loro volto, alla loro intelligenza, alla loro sensibilità. Sempre.