A "Pomeriggio Cinque" la testimonianza del cofondatore di Fratelli D'Italia
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Negli scorsi giorni il nome del Ministro della Difesa Guido Crosetto è stato utilizzato per cercare di truffare una serie di imprenditori e professionisti di rilievo. I truffatori telefonavano a queste persone e, probabilmente utilizzando l'intelligenza artificiale, replicavano la voce del ministro chiedendo ingenti somme per liberare dei fantomatici giornalisti prigionieri in Medio Oriente. A "Pomeriggio Cinque" interviene proprio Crosetto per raccontare la vicenda: "Le nuove tecnologie rendono sempre più difficile capire se una cosa sia vera o meno".
"Prima ricevo una telefonata, non farò i nomi degli imprenditori, da una persona che ha il mio numero di cellulare e che conosco bene. Questa persona mi chiede se la mia segreteria abbia provato a contattarlo, ma io gli ho detto di no proprio perché ho già il suo numero", esordisce il Ministro della Difesa Guido Crosetto. E precisa: "All'inizio non gli ho dato peso. Passate 3 ore circa, arriva un mio collaboratore che mi dice che c'è un altro imprenditore che vorrebbe parlare con me di una cosa urgente". La persona racconta al ministro che il giorno precedente qualcuno lo ha contattato con la sua voce e gli ha chiesto di versare dei soldi per due giornalisti che erano stati rapiti. L'imprenditore ammette di aver avuto dei dubbi, ma la telefonata di un presunto generale lo avrebbe tranquillizzato e definitivamente convinto a fare dei bonifici per aiutare quelle persone in difficoltà. "Appena mi ha detto che ha fatto dei bonifici- racconta il ministro- ho chiamato i carabinieri e li ho mandati a casa sua per permettergli di fare denuncia. Era convinto di fare del bene per il proprio Paese".
Non è la prima volta che il volto di Guido Crosetto viene utilizzato per truffare delle persone. Come mostra la conduttrice di "Pomeriggio Cinque" Myrta Merlino, un video fake sui social inscenava un'intervista tra loro due in cui il ministro consigliava agli utenti alcuni investimenti che avrebbero reso parecchio denaro in maniera sicura. "Purtroppo le nuove tecnologie renderanno sempre più difficile da capire la verità. Uno guardando quei filmati può comprendere che sono stati fatti da un computer e tra qualche mese forse non si capirà neanche più. Quindi faranno dire a me, a lei e a qualunque persona qualsiasi cosa", spiega il ministro. E conclude: "Sui social usano grandi imprenditori, sportivi, cantanti e ogni giorno c'è sempre qualcuno che ci casca. Il tema è: siccome sono impossibili da controllare, dovrebbero essere controllati dalle piattaforme. Chi ha in mano i cordoni per poter fare qualcosa sono Facebook, X, Instagram etc... Sono loro che devono garantire agli utenti che sulle loro piattaforme non ci sia qualcuno che truffa".