PARTNER DI DE PEDIS

Morta Sabrina Minardi, la donna della Magliana che fece riaprire il caso Orlandi

La donna che fu compagna di Enrico De Pedis, detto Renatino, ed era l'ex moglie del calciatore Bruno Giordano

08 Mar 2025 - 17:20

E' morta la donna che fu compagna di Enrico De Pedis, boss della banda della Magliana noto come Renatino. Sabrina Minardi, 65 anni, era l'ex moglie del calciatore Bruno Giordano. La donna, che ebbe un ruolo fondamentale nella scomparsa di Emanuela Orlandi, era in provincia di Bologna al momento del decesso. Grazie alle sue dichiarazioni nel 2006 venne aperta una seconda inchiesta sulla vicenda della ragazza, cittadina dello Stato Vaticano. 

Minardi sarebbe morta nella giornata di venerdì nella comunità in cui era ricoverata in un paese alle porte di Bologna. A dare la notizia della morte sui social è stata invece la giornalista Raffaella Notariale, che assieme alla donna aveva pubblicato un libro sul caso Orlandi. Sabrina, scrive la cronista su Facebook, "si è spenta dopo essere stata dal parrucchiere, si era fatta bionda e bella perché aspettava i suoi affetti più grandi - ha aggiunto - È morta nel sonno". Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela che scrisse la prefazione del libro, sulle sue pagine ha ripubblicato il post della giornalista.

La versione di Minardi sul caso Orlandi

 L'ex amante del boss, che sulle cronache divenne subito "la supertestimone", aveva raccontato di aver visto Emanuela nella zona del laghetto dell'Eur poche ore dopo il sequestro e nel suo racconto sostenne pure di aver guidato un'auto con a fianco De Pedis mentre in un'altra macchina che seguiva c'era Emanuela. Le due auto avrebbero raggiunto Torvajanica, sul litorale romano, dove la ragazzina sarebbe stata affidata a un'altra donna. Minardi aveva spiegato inoltre che, dopo alcuni mesi, Emanuela sarebbe stata consegnata a un sacerdote dopo essere stata prelevata dalla stessa Minardi in un bar nella zona del Gianicolo, dove la Orlandi sarebbe giunta accompagnata da un'altra persona. Secondo Minardi l'ex presidente dello Ior, il cardinale Paul Marcinkus, avrebbe incontrato Emanuela nei giorni successivi alla sua sparizione.

E' sempre della donna il racconto secondo cui il cadavere di Orlandi sarebbe stato gettato in una betoniera, sempre a Torvajanica, nel novembre del 1983. Dichiarazioni che però non avevano convinto completamente gli inquirenti romani, tanto da non essere ritenute attendibili. "A me, scrive ancora la giornalista Notariale - dispiace umanamente e professionalmente. Non uno, ma mille gli spunti che ha offerto e che i più non hanno voluto cogliere. Non ultima la Commissione d'inchiesta sul caso di Emanuela Orlandi... Cosa aspettavate, vossignori?". La stessa commissione, solo un mese fa, aveva invece ascoltato monsignor Pietro Vergari, ex rettore della basilica di Sant'Apollinare a Roma dove il boss De Pedis era stato sepolto. Secondo l'anziano sacerdote, senza mezzi termini, Minardi era "un'imbrogliona", pur non avendola mai conosciuta personalmente. Nel 2010 la donna era stata arrestata per un cumulo di cinque condanne passate in giudicato per reati di varia natura, comunque non legati al caso Orlandi: trascorse sei mesi in una comunità di recupero.

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