IL CASO

Morte di Margaret Spada, tornano a lavorare i due chirurghi che la operarono

Dalla Procura nessuna richiesta di stop alla loro attività. E l'Ordine dei medici non può intervenire se non dopo una sentenza di terzo grado

26 Mar 2025 - 15:29

Quattro mesi fa la morte di Margaret Spada, 22 anni, in seguito a una rinoplastica. I due chirurghi estetici, Marco e Marco Antonio Procopio, indagati nell'inchiesta sul caso della giovane siciliana, secondo quanto scrive il "Corriere della Sera" hanno ripreso a esercitare la loro professione. Le condizioni di salute della donna si erano aggravate in seguito a una "polmonite ab ingestis": rimasta in coma per tre giorni, era deceduta per arresto cardiocircolatorio.

Imperizie e il cibo prima dell'intervento

 All'epoca, era emerso che ci furono imperizie nelle manovre di emergenza e che le dissero che poteva mangiare prima dell'intervento. Secondo i riscontri delle indagini c'erano state "manovre ri rianimazione errate" e la morte era legata anche al cibo ingerito prima dell'anestesia. In base a quanto scrive il quotidiano i due medici non lavorano più nello studio medico dove era stata operata Margaret, ma con loro è possibile prendere appuntamento. Da parte sua, l'Ordine dei medici capitolini non può adottare provvedimenti se non dopo la sentenza di terzo grado. E la Procura per il momento non ha chiesto di inibire l'attività dei Procopio.

L'accusa di omicidio colposo

 I due sono accusati di omicidio colposo, ma fino ad oggi nulla vieta loro di lavorare. Chiunque può prendere un appuntamento con i chirurghi in uno degli studi in cui sono attivi. E, se fino ad oggi i medici radiati possono continuare a lavorare in attesa del responso, è pronta la riforma del ministero, grazie a cui le cose potrebbero cambiare davvero.

Il familiare dei medici: si era già sottoposta ad anestesia

 Sul caso interviene anche il figlio e fratello dei due medici indagati, Raffaello Procopio, che al "Corriere" dice che la donna era uscita viva dallo studio e che è morta dopo "altri tre arresti in ospedale". Poi dice: "Sì, le abbiamo fatto solo l'anestetico. Aveva già fatto l'anestesia dal dentista. Non servono Procura o cartelle, basta vedere le foto di Margaret, c'è filler nelle labbra, nel filler c'è anestetico. Ha fatto anestetico? Sì, ce l'ha in faccia". Da parte sua, la famiglia di Margaret dice di aver fiducia nella giustizia, ma sottolinea che sapere che quei due chirurghi possono ancora lavorare provoca "rammarico". 

La madre di Margaret: da quel familiare solo falsità, sono indignata

 E la madre di Margaret, Loredana Panarello, commenta indignata, secondo le parole riportate dal legale della famiglia Alessandro Vinci: "La morte di una figlia è una ferita sempre aperta. Ma il dolore si fa sentire ancora più forte leggendo certe dichiarazioni. Mi riferisco al familiare dei medici indagati che nel tentativo di giustificare l'operato del padre e del fratello ha dichiarato che nostra figlia si era già sottoposta ad anestesia per un intervento di filler alle labbra. Intervento che la nostra Margaret non ha mai fatto. Vorrei dire a chi ha rilasciato una simile dichiarazione che nostra figlia, e lui lo sa perfettamente, ormai non può più difendersi. Tocca a me, da madre, difendere mia figlia e non smetterò mai di farlo. Sono profondamente indignata. Ci sono delle occasioni in cui sarebbe meglio tacere, quanto meno per rispettare il dolore di una famiglia". 

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