L'omelia dell’arcivescovo - "Siamo qui, sconvolti. Senza parole. Dinnanzi al corpo martoriato di Roberta - ha detto l'arcivescovo nella sua omelia -. Vita che ci è stata rubata. Perché? Ancora una volta, risuona un grido: perché? Perché questo strazio indicibile inflitto ai cari genitori Iana e Filippo, al fratello Dario, ai familiari, agli amici, alla città intera? Una vita distrutta e rubata troppo presto, in modo oltremodo crudele". "Oggi - ha aggiunto il presule - vediamo come la violenza abbia distrutto la bellezza di Roberta. Un corpo che aveva il fuoco della vita e si apriva al fuoco dell'amore e' davanti noi, sfigurato dalle fiamme della violenza".