Il racconto a "Pomeriggio Cinque": "Non faceva l'anestesia perché se non avessi sentito dolore non avrei potuto fermarla"
"Ho conosciuto Pamela negli anni '90, in quegli anni si conosceva poco il silicone e inconsciamente accettai di sottopormi a uno dei suoi trattamenti". Inizia così il racconto di un'altra delle clienti di Pamela Andress, la donna transgender attualmente agli arresti domiciliari in seguito alla morte di Samantha Migliore, alla quale aveva praticato un intervento al seno.
La donna, a "Pomeriggio Cinque" ha raccontato le pratiche rudimentali utilizzate Pamela Andress per i suoi trattamenti: "Operava con siringhe di ferro, quelle che si utilizzano per i cavalli, e poi chiudeva tutto con della comune colla - ha spiegato - quando vidi quelle siringhe mi spaventai e le chiesi di farmi l'anestesia. Mi rispose che se mi avesse fatto l'antestesia non avrei sentito dolore e non avrei potuto fermarla".
Poi un appello a chi continua a sottoporsi a interventi estetici fai da te: "Sono la prima ad aver sbagliato - ha continuato la donna - ma a chi sta pensando di fare questi trattamenti, dico di fermarsi e rivolgersi esclusivamente a esperti. Il silicone è molto pericoloso ed è una bomba a orologeria: una delle mie amiche, dopo essersi fatta ritoccre il seno con il silicone, ha avuto un infarto".