Tra le tecniche innovative introdotte dal professore la pronazione dei pazienti con insufficienza respiratoria, utile per migliore l'ossigenazione dei polmoni, ampiamente sfruttata, e divenuta nota a tutti, durante la pandemia
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È morto a 79 anni, in Germania, il professore Luciano Gattinoni, luminare di Anestesia e Rianimazione. Tra le tecniche innovative introdotte da Gattinoni anche la pronazione dei pazienti con insufficienza respiratoria, utile per migliore l'ossigenazione dei polmoni. Una tecnica ampiamente sfruttata, e divenuta nota a tutti, durante la pandemia da Covid.
Gattinoni, che era da tempo malato di tumore, era anche un musicista eclettico e uno scrittore. Numerosi i riconoscimenti ricevuti, fra cui l'Ambrogino d'oro.
Gattinoni è ricordato "con affetto e rimpianto" da Giovanni Figini, aiuto primario in pensione ma ancora in attività al Policlinico di Milano dove il professore universitario deceduto passò parte della sua carriera professionale. Figini racconta che in Germania, dove il docente si era stabilito, Gattinoni salvò il figlio del premier tedesco Helmut Kohl. "Nel novembre del 1991 il figlio di Kohl, Peter, di 26 anni, era stato ricoverato in gravi condizioni. La macchina che guidava aveva avuto un serio incidente - ricorda Figini -. Lo staff del reparto, guidato dal professor Luciano Gattinoni riuscì a salvarlo. Kohl gli dette una onorificenza e poi utilizzò una procedura accelerata 'per merito' per dargli la cittadinanza tedesca". "D'altro canto Gattinoni era un personaggio fuori dall'ordinario - sottolinea -. Era bravissimo. Un innovatore e un grande visionario. La sua è una perdita grave per la medicina, basta pensare alla pronazione durante il Covid, cioè il mettere i pazienti a pancia in giù, che accelerava la guarigione dei malati".
Gattinoni è intervenuto più volte sul nostro Canale 51. Abbiamo sempre apprezzato la sua professionalità e la sua simpatia. Tgcom24 si unisce al dolore della famiglia.
Ecco una delle sue ultime interviste ai nostri microfoni: