AVEVA 28 ANNI

È morto Sammy Basso, ha fatto conoscere all'Italia la progeria | Meloni: "Ci ha mostrato cosa sono coraggio e determinazione"

L'impegno di una vita per sensibilizzare sulla malattia rara di cui era affetto, che provoca l’invecchiamento precoce. Il ministro Locatelli: "Esempio di forza e di speranza"

06 Ott 2024 - 17:59

Si è spento a 28 anni Sammy Basso. Era affetto da progeria, una malattia rara che causa l'invecchiamento precoce. A dare l'annuncio è stata l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso, di cui era testimone dall'età di dieci anni. "Oggi la nostra luce, la nostra guida, si è spenta. Grazie Sammy per averci reso partecipi di questa vita meravigliosa", si legge sui social dell'associazione. E' stato colto da un malore mentre si trovava a cena con familiari e amici ad Asolo (Treviso). Inutile il tentativo dei soccorritori di rianimarlo. Solo il giorno prima di morire era stato insignito del Premio giornalistico Paolo Rizzi a Venezia.

Meloni: "Esempio straordinario di fede e positività"

 "Sammy Basso è stato un esempio straordinario di coraggio, fede e positività. Ha affrontato ogni sfida con il sorriso, dimostrando che la forza d'animo può superare qualsiasi ostacolo. Il suo impegno per la ricerca sulla progeria e la sua capacità di ispirare gli altri rimarranno per sempre un modello da seguire. Sammy ha mostrato a tutti noi cosa significa vivere con passione e determinazione, senza mai perdere la gioia e la voglia di lottare". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ricordando Sammy Basso. "Continuerai a essere una luce che brilla nel cuore di tutti noi", scrive la premier sui propri canali social.

La diagnosi a due anni

 Nato nel 1995 a Schio (Vicenza), Basso è diventato uno dei volti più noti della progeria di Hutchinson-Gilford, una rara malattia genetica che causa invecchiamento precoce, che gli è stata diagnosticata all'età di due anni. Fin da giovane, ha affrontato la sua condizione con coraggio e determinazione. Il suo impegno per sensibilizzare il pubblico sulla progeria lo ha portato a numerose apparizioni televisive e interviste, e la sua storia ha raggiunto un vasto pubblico grazie al docu-film “Il Viaggio di Sammy”, che racconta la sua avventura lungo la celebre Route 66, da Chicago a Los Angeles, in compagnia dei suoi genitori e del suo amico Riccardo.

Addio a Sammy Basso

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Le cure sperimentali e la nomina a Cavaliere della Repubblica

 Nel 2007 è entrato a far parte del primo studio clinico condotto dalla Progeria Research Foundation (PRF), testando il farmaco sperimentale Lonafarnib. Il suo impegno nella ricerca scientifica lo ha portato a laurearsi nel 2018 in Scienze Naturali presso l’Università di Padova, con una tesi che esplorava la possibilità di curare la progeria attraverso l’ingegneria genetica. Nel 2019 ha affrontato un delicato intervento chirurgico per la sostituzione della valvola aortica, il primo al mondo su un paziente con progeria. Lo stesso anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2021 a Padova la seconda laurea in Biologia Molecolare.
 

L'addio della famiglia: "Un privilegio aver condiviso la vita con lui"

 "Siamo profondamente grati del privilegio di aver condiviso una parte del nostro viaggio con lui". Così la famiglia di Sammy Basso e l'Associazione Italiana Progeria in un post su Instagram, annunciando la morte del 28enne veneto, che "si è spento, all'improvviso dopo una giornata di festa circondato dall'affetto di chi gli voleva bene".

"A tutti noi ha insegnato che, sebbene gli ostacoli della vita a volte possano sembrare insormontabili, vale la pena viverla con pienezza", si legge ancora nel post della famiglia, che ringrazia "per la vicinanza manifestata". Data e luogo del funerale verranno comunicati nei prossimi giorni. "Nel rispetto del nostro dolore - concludono parenti e amici - chiediamo gentilmente di concederci la riservatezza in questo difficile momento".

Locatelli: "Esempio di forza e speranza"

 "Un pensiero affettuoso e commosso per Sammy Basso, che ci ha lasciati a soli 28 anni. Grazie al suo coraggio e alla sua determinazione, ha fatto conoscere al mondo la progeria, diventando un esempio di forza e speranza. Il suo impegno per la ricerca e la sua testimonianza rimarranno per sempre un patrimonio prezioso per tutti noi". Lo scrive sui propria canali social il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

Il ricordo di Jovanotti: "Capace di armonizzare conoscenza scientifiche a una fede incrollabile"

 Tra i primi a ricordarlo c'è anche Lorenzo Jovanotti, suo amico da anni. "Che immenso dispiacere - si legge in un post -. La notizia che Sammy se n’è andato, nonostante la sua malattia fosse una minaccia costante, riesce a essere sorprendente per chi lo conosceva, perché era davvero difficile incontrare qualcuno di più vivo di lui quando era in giro. Quando veniva ai miei concerti era una festa. La sua intelligenza, la sua passione, la cultura e la capacità di armonizzare conoscenza scientifiche a una fede incrollabile, il suo humor formidabile e la sua mente colorata, mi vengono in mente adesso". "Ci eravamo sentiti giorni fa per darci un appuntamento quando sarei passato dal nord-est - continua l'artista - e stamattina immagino Sammy che dice 'sarà per un’altra volta ragazzi…'".

Gli altri messaggi di cordoglio

 Dal mondo della politica e non solo. Sono in tanti ad aver espresso il proprio cordoglio per la morte del piccolo grande Sammy. "Un ragazzo d’oro che ha saputo far conoscere la progeria con intelligenza e coraggio, senza mai perdere la gioia di vivere" ha scritto, sui suoi profili social, il vicepremier Matteo Salvini. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara - dal palco del raduno della Lega a Pontida - ha espresso la volontà di volergli "intitolare una scuola". Sentito, anche, il saluto del governatore del Veneto, Luca Zaia, che oltre ad avergli dedicato un post, ha dichiarato: "Sammy sottolineava che non serve essere perfetti per fare qualcosa. Con questa filosofia - ha detto - ci ha insegnato che, anzi, tutti possono fare grandi cose e lo ha dimostrato con la sua vita, caratterizzata da grande impegno".

Tra gli artisti, Enrico Ruggeri ha condiviso il ricordo di un'intervista di diversi anni fa. "Mi comunicò - ha spiegato - una serenità che io nella vita non ho mai avuto. Capii ascoltando che ognuno ha il suo destino, unico, irripetibile, non raffrontabile con altri, e deve vivere al meglio la sua vita, con i doni e i limiti che ha ricevuto". Per Alessandro Gassman, Sammy era una "persona forte, intelligente e impegnata nella sua battaglia di ricerca contro le malattie rare".

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