Mose, il sistema che separa Venezia dal mare e protegge la Serenissima
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Tre barriere, complessivamente costituite da 78 paratoie, collocate alle bocche di porto di Lido, Malamocco e Chioggia, permettono di difendere la città
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Il Mose (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) è un sistema di barriere realizzato per difendere Venezia e il territorio lagunare dalle acque alte. Costituito da dighe mobili può separare la laguna dal mare, riuscendo così a preservare la Serenissima sia durante eventi eccezionali e distruttivi sia durante le frequentissime acque alte.
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Il sistema prevede tre barriere, complessivamente costituite da 78 paratoie, collocate alle bocche di porto di Lido, Malamocco e Chioggia, ovvero ai tre varchi del cordone litoraneo attraverso i quali la marea si propaga dal mare Adriatico in laguna. In condizioni normali di marea le paratoie restano nei loro alloggiamenti sul fondale, senza modificare gli scambi tra mare e laguna e completamente invisibili. Si alzano solo quando è necessario bloccare la marea entrante ed evitare un allagamento della laguna e dei centri abitati.
Un progetto lungo 50 anni - Il progetto del Mose nasce all'indomani dell'alluvione del 1966, quanto Venezia e le altre città che si affacciano sulla Laguna furono sommerse da una marea di quasi due metri. Nonostante i proclami che parlano della difesa di Venezia come di "preminente interesse nazionale", dopo quasi 20 anni, nel 1984 non c'è ancora tracce del sistema che dovrebbe proteggere la città: per riuscire a velocizzare i tempi viene emanata una legge che affida la concessione di tutti gli interventi per la salvaguardia della laguna al Consorzio Venezia Nuova che, direttamente e senza gare di appalto, gestisce direttamente la costruzione dell'opera.
I lavori veri e propri iniziano solo nel 2003 e ad oggi si prevede che il Mose possa essere completato entro il 2016. Il costo del Mose è lievitato dagli 1,8 miliardi iniziali preventivati a 5,5 miliardi.