A sette mesi da quella notte in cui Carlo Lissi uccise moglie e figli, parla sua suocera ai microfoni di Mattino Cinque : "E' un diavolo"
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Era la notte tra il 14 e il 15 giugno 2014. Carlo Lissi, 32 anni, impiegato, dopo aver fatto l'amore con la moglie, va in cucina, prende un coltello e la uccide. Poi sale al piano superiore della villetta di via Ungaretti e ammazza anche i suoi bambini, Giulia di 5 anni e Gabriele di un anno e mezzo. Sette mesi dopo dal delitto di Motta Visconti parla nonna Giuseppina ai microfoni di Mattino Cinque: "Non lo perdonerò mai. Ha distrutto la mia famiglia, sembrava un bravo papà". Chiude gli occhi la signora Redaelli sopraffatta dal dolore e ripercorre quelle drammatiche ore prima che le fossero massacrati la figlia e i nipoti in quel paese di 10 mila abitanti tra Milano e Pavia. "E' un diavolo - dice con rancore - è un mostro".