Il ragazzino non era riuscito a raccontare le violenze subite agli amici di scuola o ai genitori: si era aperto soltanto con una adolescente di Taranto, conosciuta sui social, che ha immediatamente avvisato la polizia
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Mesi passati tra violenze psicologiche e fisiche difficili da sopportare. La sofferenza che porta alla solitudine, tanto da non riuscire a raccontare le prepotenze dei bulli né agli amici né ai professori né ai genitori. Un isolamento che si rompe soltanto grazie ai social. Il protagonista della vicenda, un ragazzino di 15 anni di Napoli, è infatti riuscito a raccontare i soprusi subiti e la volontà di farla finita a una coetanea di Taranto, conosciuta su Instagram. Una confessione che ha messo in allarme la giovane, che ha immediatamente avvisato la polizia permettendo che la vicenda si concludesse con un lieto fine.
Amicizia social - Il rapporto tra i due adolescenti si è fatto via via più stretto attraverso i messaggi in chat: il giovane si sfogava raccontando tutti i soprusi che era costretto a sopportare e che teneva segreti. Fino alla confessione di voler compiere il gesto estremo.
L'intervento della polizia - A quel punto la ragazza ha deciso di chiamare il 113 per evitare il peggio. Gli agenti le hanno creduto e grazie a una serie di ricerche incrociate sono riusciti a trovare il numero di telefono del padre del ragazzo, che si è subito precipitato a casa. Dopo l'intervento del genitore il giovane ha trovato il coraggio di raccontare gli atti di cui è stato vittima.
Il messaggio - La storia è stata raccontata sui suoi profili social dalla questura di Taranto, che ha ricordato che "la polizia di Stato e le forze dell’ordine in generale sono sempre pronte ad ascoltare il 'grido d’allarme' di chiunque sia vittima di un sopruso o di una violenza".