Avrebbe garantito il proprio appoggio a imprenditori anche per avvantaggiarsi politicamente: è quanto viene ipotizzato nelle indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Nola.
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Il sindaco di Palma Campania (Napoli), Nello Donnarumma, è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta, coordinata dalla Procura di Nola e condotta dai carabinieri, su presunti casi di illecito svolgimento di procedure di gara. Tra le persone indagate, due sono state sottoposte agli arresti domiciliari, tre al divieto di dimora e tre al divieto di contrattare con la pubblica amministrazione.
Aniello Donnarumma, per gli amici "Nello", il giovane sindaco di Palma Campania finito agli arresti domiciliari, è una figura in ascesa della politica regionale. Nato ad Avellino 38 anni fa, è al suo secondo mandato: eletto sindaco nel 2018 alla guida di una lista civica di centrodestra, è stato confermato la primavera scorsa con il 64,2 per cento dei consensi. Ha aderito a Fratelli d'Italia e ricopre la carica di vicecommissario provinciale del partito di Napoli: è considerato tra i possibili candidati al ruolo di coordinatore provinciale, quando si celebrerà il prossimo congresso locale del partito.
A un anno dalla sua prima elezione, nel 2019, Donnarumma varò un piano di incentivi all'apertura di nuovi negozi nel centro storico: tra i requisiti per l'accesso insegne in italiano, conoscenza della lingua nazionale, per gli alimentari vendita di prodotti la cui provenienza fosse riconducibile al territorio regionale. A quell'epoca a Palma Campania, piccolo centro di 15mila abitanti, risiedevano almeno 3500 immigrati, in maggioranza provenienti dal Bangladesh e spesso impegnati proprio in attività commerciali. "Vogliamo riqualificare il centro storico - spiegò allora il primo cittadino - valorizzarlo con esercizi di qualità che puntino sulle eccellenze del territorio. Nessuna discriminazione verso gli immigrati, chi rispetta le regole non avrà alcun problema. Non vedo cosa ci sia di male a chiedere che chi gestisce un negozio parli italiano e esponga insegne in italiano".
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Il sindaco di Palma Campania avrebbe garantito il proprio appoggio a imprenditori anche per avvantaggiarsi politicamente: è quanto viene ipotizzato nelle indagini dei carabinieri di Castello di Cisterna, coordinate dalla Procura di Nola, che oggi hanno portato agli arresti domiciliari il primo cittadino. Il sindaco avrebbe chiesto assunzioni presso alcune ditte e in una nota catena di discount in cambio dell'affidamento di servizi e lavori definiti superflui in quanto già espletati dal comune stesso. Tra gli appalti e l'attribuzione di servizi e lavori finiti nel mirino degli investigatori figura anche quello per la gestione dei social media, per pubblicizzare le attività del Comune di Palma Campania (5mila euro per il 2021). Poi c'è la gestione di un chiosco-bar in piazza la cui concessione sarebbe stata addomesticata in cambio di 20mila
euro; un appalto da 250mila euro per la riqualificazione di una piazza, anche questa assegnata, secondo l'accusa, attraverso illeciti.
In un'altra occasione il sindaco si sarebbe speso per un'assunzione nelle fila della polizia municipale di un agente indicato da uno degli imprenditori indagati. Tra i servizi affidati grazie alla sua intercessione figura anche quello relativo all'elargizione dei buoni spesa per il Covid-19 (le indagini riguardano gli anni 2021 e 2022) e il servizio per i contributi per i canoni di locazione. Poi ci sono i servizi di pulizia e igiene ambientale e di guardiania dei locali del municipio e degli immobili comunali. Donnarumma, in cambio della promessa di varie elargizioni (per se e anche per altri) dal rappresentante di una nota catena di discount, si sarebbe adoperato per agevolare la futura realizzazione di un punto vendita in una zona commerciale del comune. Realizzazione poi compiuta malgrado un ricorso amministrativo nel quale si mettevano in luce una serie di carenze istruttorie e di incompatibilità. Il sindaco durante una seduta del consiglio comunale si sarebbe espresso in favore della delibera in questione, in cambio di una serie di assunzioni nel discount poi effettivamente concretizzatesi.
Oltre che al sindaco Donnarumma, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno notificato gli arresti domiciliari anche all'ingegnere Salvatore Felice Raia (responsabile del IV e V settore del Comune di Palma Campania). I divieti per la durata di un anno di contrattare con la pubblica amministrazione emessi dal gip di Nola su richiesta della procura riguardano invece gli imprenditori Antonio Nunziata, Angelo Miranda e Aniello Sorrentino. I divieti di dimora a Palma Campania infine riguardano l'architetto Monica Ventura (responsabile unico procedimento di affidamento del comune di Palma Campania), Nicola Borrelli (procuratore speciale per conto di una nota catena di supermercati) e Luigia Barone (dipendente di un società coinvolta nelle indagini ritenuta dagli inquirenti elemento di collegamento tra la ditta e i dipendenti comunali indagati). Complessivamente sono diciannove le persone iscritte nel registro degli indagati della Procura di Nola.