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Napoli, aspetta un cuore nuovo per 13 anni: a Natale arriva il miracolo del trapianto

La donna di 57 anni conviveva con una severa cardiopatia ed era incompatibile con il 97% dei donatori: da sei mesi era ricoverata all'Ospedale Monaldi

02 Gen 2025 - 16:47
 © Ansa

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Tredici anni di attesa per un trapianto di cuore. È la storia di Elena (nome di fantasia), che ha aspettato ben tredici anni per avere un cuore nuovo, arrivato proprio nei giorni di Natale a Napoli. Un piccolo grande miracolo di fine anno realizzato dai medici dell'Ospedale Monaldi, dove la donna di 57 anni era ricoverata da sei mesi a causa di una severa cardiopatia.

La storia clinica di Elena è complessa. Il suo sistema immunitario presentava un livello di sensibilizzazione estremamente elevato, con la presenza di anticorpi che la rendevano incompatibile con il 97% dei donatori disponibili. Un caso rarissimo che è stato affrontato con un approccio multidisciplinare da un team di oltre trenta professionisti composto da cardiologi, immunologi, internisti, infettivologi, anestesisti e cardiochirurghi specializzati in trapianti che hanno sviluppato un piano terapeutico personalizzato.

Hanno prima sottoposto la donna a una terapia desensibilizzante mirata a ridurre il livello di anticorpi e, successivamente, si spiega in una nota, l'hanno inserita in un protocollo immunologico innovativo sviluppato con la supervisione del Centro Nazionale Trapianti e del professor Luciano Potena, direttore dell'unità operativa di Insufficienza Cardiaca e Trapianti dell'Irccs Policlinico di Sant'Orsola. Un percorso lungo e complicato che ha avuto lo sperato lieto fine proprio nel periodo natalizio, quando è finalmente arrivata la disponibilità di un cuore compatibile.

Immediatamente si è messa in moto la macchina organizzativa che ha coinvolto il personale del Crt e la direzione medica di presidio del Monaldi per il coordinamento di tutte le operazioni, l'equipe per il prelievo dell'organo, il team di chirurghi, anestesisti e personale tecnico e infermieristico per l'impianto. L'intervento è stato eseguito con successo e ora Elena sta bene e attende di poter finalmente far ritorno a casa.

"In questi lunghi mesi di ricovero ci siamo affezionati allla paziente. La sua storia ha toccato e coinvolto tutti noi", ha detto Anna Iervolino, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera dei Colli. Il 2024, segnato dalla adozione del nuovo modello organizzativo del Centro Trapianti di Cuore Adulti, chiude con un bilancio assolutamente positivo in termini di numeri e risultati. "Venti trapianti di cuore e sette assistenze meccaniche al circolo sono il frutto di un lavoro di squadra e sono la dimostrazione dell'efficienza del nuovo modello organizzativo adottato. Risultati eccellenti da cui partire per costruire il prossimo futuro", ha concluso il direttore generale.

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