Le consegne avvenivano a bordo di scooter e bici elettriche fino in casa del cliente o in luoghi prestabiliti. Il giro d'affari si aggirava intorno ai 100mila euro mensili
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I carabinieri di Nola (Napoli) hanno arrestato dieci persone nell'ambito di una maxi operazione contro il traffico di droga. Nel mirino dei militari è finita un vero e proprio "delivery" di stupefacenti (cocaina, hashish, crack) che riforniva clienti da Napoli ad Avellino e a Palermo come se fossero normali consegne a domicilio, a bordo di scooter e bici elettriche. Secondo gli investigatori, il giro d'affari si aggirava intorno ai 100mila euro al mese. Non era raro che nel giorno del proprio compleanno, i destinatari ricevessero dosi in omaggio come "regalo".
Gli spacciatori si erano convertiti da tempo alla tecnica del delivery introdotta durante la pandemia di Covid: all'ordine seguiva la consegna a domicilio o in luoghi prestabiliti. I reati contestati sono, a vario titolo, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione a fine di spaccio di droga, detenzione e porto di arma clandestina e ricettazione. Nel Napoletano, tra San Gennaro Vesuviano, Ottaviano, Nola e comuni limitrofi, sono stati documentati dai militari molti episodi di vendita di droga di vario tipo, tra cui crack, cocaina e hashish, con consegne avvenute in punti prestabiliti o presso le abitazioni degli acquirenti. Il gip ha disposto sei arresti in carcere e quattro ai domiciliari.
I pusher ricevevano ordini via WhatsApp e, quando la consegna cadeva nel giorno del compleanno del cliente, capitava anche che con il quantitativo di droga richiesta veniva consegnato anche con un piccolo cadeau. L'associazione a delinquere era in grado di rifornire le piazze di spaccio vesuviane e le loro consegne di quantità più consistenti alimentavano i mercati della droga di Avellino e anche di Palermo. La circostanza del regalo emerge da un'intercettazione che risale al novembre 2022, nella quale un cliente chiede agli spacciatori la consegna di sostanza stupefacente cotta: si tratta del crack, che è cocaina cotta con l'aggiunta di additivi. In quell'occasione gli spacciatori, mentre la preparavano, si premuravano anche di mandare un video dell'operazione al cliente, per invogliarlo a ulteriori acquisti.