sede per il triennio

Napoli, nasce l'Università a Scampia, ospiterà il corso in professioni sanitarie

A settembre l'apertura e l'inizio delle lezioni nel nuovo ateneo costato 55 milioni, conterrà il polo di scienze infermieristiche

21 Giu 2022 - 16:58
 © Ansa

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Dove un tempo sorgeva la famigerata "Vela H" di Scampia, la prima di quelle abbattute nel 2020, a settembre ci sarà il nuovo polo universitario delle professioni sanitarie dell'Università di Napoli Federico II. L'opera era stata ideata nel 2006 dall'architetto Vittorio Gregotti. Dopo l'accordo tra il Comune e l'ateneo, il progetto subì numerosi rinvii, ma ora sembra in procinto di concludersi.

Obiettivo settembre - Il Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Matteo Lorito ha dichiarato di non aver fissato una data esatta per l'inizio dei corsi, ma di voler aprire le porte dell'ateneo per l'avvio delle lezioni già a settembre 2022. «Abbiamo dato un’accelerazione ai lavori – dice il rettore – in seguito a una revisione del progetto realizzata due anni fa, poco dopo il mio insediamento». Il polo di scienze infermieristiche comprenderà una serie di ambulatori di vari ambiti medici come nutrizione, diabetologia, psicologia e diagnostica. Anche il Comune conta di consegnare l'immobile a settembre, in tempo per l'inizio del nuovo anno accademico. Un punto d'arrivo, ma anche un punto di partenza che potrebbe preludere a iniziative analoghe in altri quartieri decentrati, come Bagnoli e Ponticelli.

Gli altri poli universitari in periferia - Negli anni passati, la Federico II e il Comune di Napoli avevano già affrontato esperienze simili. A Fuorigrotta ha sede ingegneria, oggi Scuola Politecnica e delle Scienze di base. A San Giovanni a Teduccio ha sede un altro polo della facoltà d'ingegneria e la Smart Infrastructures Academy, rivolta a giovani ingegneri. Ora la sfida è quella di Scampia, il quartiere delle Vele, noto alle cronache per lo stato di degrado e abbandono emerso negli anni, anche grazie alle molte serie tv e film ambientate lì.

La struttura del polo - La struttura è stata realizzata con un investimento pubblico di circa 55 milioni, in parte attinti dai fondi europei del Por Fesr Campania e in parte (20 milioni) dal Fondo di sviluppo e coesione 2007-2013, oltre ad altre tranche minori. Il polo si troverà tra l’Auditorium Fabrizio de André, il bel parco “Ciro Esposito” in ricordo del giovane ucciso ai cancelli dello stadio e due istituti scolastici. I primi quattro piani sono dedicati alla didattica: un’aula magna da 500 posti, una biblioteca su due piani, aule informatiche, aule di dimensioni diverse, spazi dedicati ai docenti. Dal terzo piano, invece, comincia la parte sanitaria: ambulatori, laboratori, studi medici e due sale operatorie. Infine, la zona dedicata all’amministrazione e alla direzione. 

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