"Striscia la Notizia" indaga su un vero e proprio "museo" del cibo
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Crema di olive scaduta lo scorso settembre, prosciutti la cui data è addirittura cancellata dal tempo e una confezione di canditi che non sarebbe più buona dal 2016. Sono solo alcuni degli esempi che "Striscia la Notizia" ha riscontrato all'interno di un ingrosso a Napoli, dove l'attenzione al prodotto non è chiaramente la priorità.
Giunto sul posto, Luca Abete cerca di chiedere spiegazioni ma le sue domande vengono evitate e gli viene più volte richiesto di non fare riprese, fino a che una responsabile non interviene dicendo che non si tratta di merci in vendita ma destinate a essere inventariate.Naturalmente non è così e i filmati in cui questi stessi prodotti vengono acquistati lo dimostrano, ma l'inviato viene esortato con maggiore veemenza ad andarsene.
Per un ulteriore conferma Abete si reca dai Nas, dove gli viene confermata l'impossibilità di vendere cibi scaduti e l'eventuale responsabilità di chiunque se ne faccia carico, assieme a una sanzione di 10mila euro. Inoltre, il loro immediato intervento a seguito della segnalazione ha portato al sequestro amministrativo di oltre centoventi chilogrammi di prodotti alimentari e a sanzioni per oltre 12mila euro.