Lo chiamano il mercato dei rifiuti: stracci e altro ripescato dai cassonetti e venduto in strada dai nomadi. Domenica i cittadini hanno detto "basta" e li hanno sfrattati, ma il rischio Tor Sapienza è immininente
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Capi di abbigliamento, scarpe, oggetti d'ogni tipo: tutto tirato fuori dai cassonetti ed "esposto" sui marciapiedi di piazza Leone, a Napoli, davanti all'ex Prefettura. E' il mercato abusivo della "munnezza" organizzato dai rom che domenica ha fatto esplodere l'ira dei residenti. Non ancora una Tor Sapienza partenopea, visto che non ci sono stati scontri, ma di certo un'altra polveriera a rischio esplosione. La situazione a Porta Capuana, una zona tra l'altro centrale della città a due passi da san Gregorio Armeno e dalla Stazione Centrale, è al limite. I residenti si sono organizzati per sfrattare le bancarelle che occupano le strade: oltre in cento sono scesi in strada, momenti di tensione, qualche insulto, ma per fortuna la situazione non è degenerata. Anche se non è stata risolta. I rom espulsi da una strada si riversano su un'altra: è dal 2009 che va avanti questa situazione, ora i cittadini sono stanchi. "Non è questione di razzismo - spiegano - siamo stufi, riempiono i marciapiedi d'immondizia. Il Comune deve intervenire". Illegalità e sporcizia insomma: un mix micidiale, soprattutto di questi tempi.