Si allarga lo scandalo che ha travolto un docente di Giurisprudenza: venti studenti indagati, ma ora altri potrebbero accusare
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Si dice "turbato e addolorato per quanto accaduto all'interno del dipartimento", pronto a condurre verifiche sulla validità degli esami ma anche a "revocare i diplomi di laurea", qualora venissero accertati i fatti. Così il professore Sandro Staiano, da due anni direttore di Dipartimento di Giurisprudenza all'Università Federico II di Napoli, due giorni dopo la bufera che si è scatenata intorno ad Angelo Scala, il professore di Diritto processuale civile che si è dimesso dopo essere stato sospeso dall’insegnamento per aver chiesto - questa è l'accusa - prestazioni sessuali agli studenti in cambio della promozione.
La perquisizione, la sospensione, le dimissioni - Angelo Scala, professore di Diritto processuale civile, è accusato di corruzione, falso e induzione indebita. I pm che si occupano dell’indagine, Henry John Woodcock e Francesco Raffaele, avevano chiesto il carcere con il beneficio dei domiciliari in ragione dell’emergenza coronavirus, ma il gip ha deciso per il provvedimento della sospensione. Il docente, che è professore anche all’università Giustino Fortunato di Benevento, si è poi dimesso dall’ateneo napoletano dopo una perquisizione in casa.
L'inchiesta si allarga - Il dubbio che i pm vogliono sciogliere a breve è se qualcuno nell'Ateneo sapesse. Sono almeno venti i casi all’esame dei magistrati. L'inchiesta della Procura di Napoli che ha travolto il professore Angelo Scala, dell’Ateneo Federico II, quindi, rischia di allargarsi ogni giorno di più. L’avvocato di Scala, Claudio Botti, invita tutti alla prudenza: "L’esperienza ci insegna che i profili etici e comportamentali si confondono con quelli penali, che sono ben altra cosa. È molto presto per trarre giudizi e fare qualsiasi valutazione". Non è escluso che, sull’onda dello scandalo, arrivino denunce o trapelino nuove testimonianze. Intanto affiora la vicenda di un altro studente, accusato di stalking dallo stesso professor Scala, dopo che il giovane si sarebbe sentito “tradito” nel suo rapporto amicale col docente, fino al punto da insultarlo e da scrivere ad alcuni uffici universitari.
I fatti già emersi e la difesa: "Tutto un equivoco" - Undici storie di studenti e nove di studentesse sono complessivamente citate nei capi di imputazione. In quattordici - per convenienza o per soggezione, emerge dagli atti - avrebbero aderito al patto che prevedeva prestazioni sessuali in cambio di facilitazioni per aggiudicarsi l’esame (molto ostico) di Procedura civile con il professor Scala (oppure altre prove). Per altri sei allievi, il docente avrebbe "falsamente attestato l’avvenuto superamento della prova d’esame", per rapporti personali non meglio definiti.
L’indagine rischia inevitabilmente di compromettere lo storico prestigio della Federico II. se Scala, ritenuto un brillante docente e stimato professionista (aveva anche difeso Diego Armando Maradona contro il Fisco), respinge ogni accusa e si dice vittima di un "colossale equivoco".