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La sparatoria è avvenuta a Sant'Anastasia, dove la famiglia sarebbe stata colpita accidentalmente in un agguato di camorra
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Notte di paura a Sant'Anastasia (Napoli), dove sono stati esplosi almeno 10 spari contro un bar. I proiettili avrebbero colpito accidentalmente, nella serata di martedì, una famiglia che in quel momento si trovava all'esterno del locale. Tre i feriti: il padre 43enne, colpito alla mano, che ora si trova al Cardarelli a Napoli; la madre 35enne, rimasta ferita all'addome, anche lei al Cardarelli; la figlia di 10 anni, colpita alla testa, ricoverata al Santobono. E' ora in terapia intensiva dopo un intervento chirurgico. La polizia ha fermato un 17enne e un 19enne.
Emanuele Civita, di 19 anni, è stato sottoposto a fermo per la sparatoria di Sant'Anastasia. Successivamente si è consegnato un 17enne coinvolto nella sparatoria. Il ragazzo si è presentato dai carabinieri accompagnato dal suo avvocato. Il 19enne, residente a Somma Vesuviana, ha precedenti per detenzione di armi e stupefacenti. Il padre, Fabio, nel 2014 fu raggiunto da un provvedimento cautelare in quanto ritenuto affiliato al clan camorristico D'Avino, operante proprio sul territorio di Somma Vesuviana.
Le indagini dei carabinieri sono scattate subito. I militari hanno sentito diversi testimoni e acquisito le immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza presenti in zona, grazie alle quali sono riusciti a risalire ai presunti responsabili. Sono "gravemente indiziati" dei reati di tentato omicidio e porto illegale di arma.
Secondo gli inquirenti, l'ipotesi più verosimile è quella del ferimento accidentale. La famiglia non sarebbe stata l'obiettivo degli spari. I due giovani, infatti, erano stati allontanati, per aver litigato con altri ragazzi, dai gestori di un bar a chiosco che si trova di fronte a quello dove la famiglia era andata a prendere un gelato. Un affronto che doveva essere vendicato, evidentemente. Per questo sono tornati a bordo di uno scooter, armati di un revolver e di un mitra, che prima hanno ostentato davanti ai due bar, per poi esplodere diversi colpi verso la piazza in un secondo passaggio.
I colpi hanno colpito la bambina di 10 anni e i suoi genitori. E' rimasto illeso, invece, un altro figlio della coppia, di appena 6 anni, che al momento degli spari si trovava all'interno del bar insieme ad altri conoscenti, ai quali è stato poi affidato durante i soccorsi, in attesa di uno zio. In un primo momento si è temuto per la bambina, arrivata in ospedale in condizioni critiche, ma fortunatamente lo scenario più drammatico è stato scongiurato anche se la piccola ha comunque dovuto subire un delicato intervento chirurgico. La prognosi resta riservata, ma la piccola non è in pericolo di vita.
Paura, rabbia e indignazione da parte della gente: "Qui sparano per nulla. Adesso basta", dicono i residenti. Il sindaco, Carmine Esposito, parla di una "recrudescenza importante" della criminalità nella sua città: "Da 15 anni non si viveva questo clima". Ferma la condanna del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: un "episodio grave, una stesa, una di quelle idiozie che dobbiamo scontare nei nostri territori complicati".