A "Matrix"

Narcotraffico, il radiologo Scaglione: “Ecco come individuo gli ovuli di cocaina nel corpo dei corrieri”

A “Matrix” primario della clinica Pineta di Castel Volturno spiega gli esami cui vengono sottoposte queste persone

19 Dic 2018 - 15:20
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Il narcotraffico. Un giro d’affari illegale che vale più di 30 miliardi all’anno solo per l’Italia e solo se si prende in considerazione la cocaina. Questi numeri evidenziano come il problema del traffico di droga sia un problema globale che però ha influenze dirette sul territorio. Ma come si ferma? Praticamente impossibile. Ma come arriva nel nostro Paese? Tramite i porti certo, ma c’è anche un altro sistema: quello dei corrieri.

spite a “Matrix”, il professor Mariano Scaglione, primario di radiologia della clinica Pineta di Castel Volturno spiega come individua coloro che portano nel proprio corpo gli ovuli di cocaina: “Solitamente queste persone arrivano accompagnate dalle Forze dell’Ordine - in seguito a una soffiata - e noi li sottoponiamo immediatamente a una TC (tomografia computerizzata), che è un esame ad alto contenuto diagnostico”.

Una tecnica imprescindibile rispetto alla normale radiografia: “Questi ovuli sono confezionati talmente bene che spesso sfuggono a un esame di routine”. Una pratica rischiosissima anche per i corrieri: “Considerate – spiega Scaglione – che si possono ingerire 50-70 ovuli (ma ci sono stati dei casi anche da 200) di 5-6 centimetri ognuno dei quali contiene 8 grammi di coca in media. Se uno solo si rompe, si va in overdose”.

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