Si è spenta all'ospedale di Padova dopo un trapianto ai polmoni. Per il suo impegno nel volontariato era stata nominata Alfiere della Repubblica dal presidente Mattarella
Era arrivata dall'Afghanistan a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, nel 2008 per curarsi da una grave forma di linfoma di Hodgkin, ma non ce l'ha fatta. È morta a 20 anni Nazifa Noor Ahmad, giunta in Italia da Herat grazie al contingente militare italiano e alla Protezione civile, con la speranza di guarire dalla sua malattia. Nel 2018 era stata anche insignita dell'attestato d'onore di Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella per il suo impegno nel volontariato.
La sua storia - Nazifa, affetta da una grave forma di linfoma di Hodgkin cervico-toracico, era stata inizialmente ricoverata all'ospedale di Sant'Orsola di Bologna, nel reparto di Oncoematologia pediatrica e poi sottoposta a terapie cicliche. Ha frequentato il liceo scientifico di Bagnacavallo ed era volontaria della Croce Rossa di Lugo. A starle vicino in questi anni è stato soprattutto Roberto Faccani, allora responsabile della Protezione civile della Bassa Romagna, che l'ha accolta nella sua famiglia. Mercoledì pomeriggio Nazifa è morta all'ospedale di Padova dopo un trapianto ai polmoni.
Il ricordo della Croce Rossa - "Non ci sono parole adeguate per la scomparsa della nostra Nazifa", ha detto Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana, come riporta RavennaToday. "Ogni commento sembra superfluo. Ma non è così, perché la sua breve vita ha avuto un valore immenso: è stata veicolo di speranza e voglia di dedicarsi agli altri per restituire quanto ricevuto. E lo testimoniano le sue parole nel video con cui la vogliamo ricordare. Non ti scorderemo mai Nazifa, sarai sempre nei nostri cuori", ha concluso.