Il progetto si chiama UberAir ed è dell'omonima azienda californiana. Partirà in via sperimentale nel 2020, ma prima è necessario rivoluzionare l'intera mobilità urbana
Nel 2023 continueremo a prendere il taxi, ma sarà volante. All'Elevate Summit di Los Angeles, una convention dedicata proprio alle macchine volanti, Uber ha presentato il suo progetto. Partirà in via sperimentale già nel 2020, ma bisognerà aspettare altri tre anni perché diventi accessibile a tutti. Nel corso della conferenza ha presentato quattro modelli con motori elettrici e a decollo e atterraggio verticale. Ma prima bisognerà rivoluzionare il modo di intendere la mobilità urbana.
Quando e come Mancano ancora cinque anni per poter vedere le città dall'alto, mentre si vola a bordo di un taxi. Ma il progetto UberAir è già avviato. Da tempo, l'azienda ha firmato accordi con altri enti interessati come la Nasa e l'esercito degli Stati Uniti. Si prevede infatti che già nel 2020 possano partire le prime sperimentazioni nei cieli cittadini. Non bastano però le idee di una sola azienda. Come riporta il Corriere della Sera, Jeff Holden, il Chief Product Officer di Uber, spiega: "Parliamo del cambiare l'intera struttura delle nostre città, perché ora tutto è costruito intorno alla mobilità su strada, dai servizi alla sicurezza. Per rivoluzionare questa complessità serve creare un intricato ecosistema di aziende e competenze". L'azienda di San Franscisco non produrrà da sola i nuovi mezzi, ma ha stretto accordi con altri enti, come la Nasa e l'esercito degli Stati Uniti perl a ricerca e la E-Moli One Energy Corporation per sviluppare batterie resistenti, anche per più corse.
I nuovi modelli Si chiamano eVTOL. Hanno motori elettrici e volano fra i 300 e i 600 metri di altezza. Sono veicoli piccoli, che possono trasportare al massimo quattro passeggeri più i bagagli. Proprio come i taxi a cui si è già abituati, insomma. Questi però viaggeranno a una velocità di 240 chilometri orari e potranno raggiungere addirittura i 320, oltre al fatto che si troveranno negli Skyport, stazioni di decollo in cima agli edifici. Il costo della corsa sarà lo stesso che si paga con Uber, ma il tempo per raggiungere il luogo desiderato potrà ridursi anche di tre quarti rispetto ad ora. E a beneficiarne sarà soprattutto l'ecosistema urbano, a partire dalla riduzione dell'inquinamento. I posti di lavoro, forse, subiranno maggiormente il cambiamento: i taxi volanti infatti si guideranno da soli e verranno gestiti da un'intelligenza artificiale centrale.